Seoul (Agenzia Fides) - Ai giovani che si preparano alla Giornata Mondiale della Gioventù , che si terrà in Corea nel 2027, si parla di intelligenza artificiale ed etica. Nella cattedrale di Myeongdong a Seoul, un appello "per un'intelligenza artificiale etica" lo ha lanciato padre Paolo Benanti francescano del Terz'Ordine regolare che, invitato dalla Chiesa locale, ha inagurato lo speciale "Viaggio della GMG verso la conoscenza", organizzato come come cammino di preparazione al raduno giovanile internazionale.
Teologo ed eticista, p. Benanti ha parlato a 800 giovani riuniti in cattedrale, tenendo un seminario su "L'intelligenza artificiale e le sue implicazioni etiche". L'intervento ha segnato l'apertura della serie curata dal Comitato per le comunicazioni dell'Arcidiocesi di Seoul, in collaborazione con il Comitato organizzativo locale della GMG di Seoul 2027. La serie di incontri, seminari e catechesi mira a coinvolgere i giovani in discussioni significative su questioni dell'attualità contemporanea.
L'incontro con p. Benanti ha sottolineato l'importanza di esplorare le dimensioni etiche nella tecnologia moderna, e ha approfondito le complessità etiche dell'intelligenza artificiale. Il francescano ha condotto il pubblico a considerare la duplice natura della tecnologia, riflettendo sul contesto storico in cui gli strumenti potrebbero diventare armi. "Dobbiamo cambiare la nostra prospettiva sull'etica della tecnologia, considerandola la come una forma di potere. Ogni comando nell'IA implica una decisione morale", dato che ad alcuni elementi viene dato un valore, ad altri no.
Padre Benanti, utilizzando esempi storici per illustrare l'impatto della tecnologia sulla società, ha dato un messaggio che responsabilizza tutti: le sfide principali della tecnologia non riguardano solo gli ingegneri o gli informatici, ma la società in generale, e richiedono una attenta riflessione sul valore delle vita umana e sull'etica del futuro. "Dovremmo impegnarci per lo sviluppo, l'innovazione che lavora per il bene comune", ha affermato.
Nella sessione di dibattito, p. Benanti ha risposto alle preoccupazioni dei giovani coreani partecipanti e ha consigliato loro: "Non fatevi spaventare dalla tecnologia. Come insegna Papa Benedetto XVI nella Caritas in Veritate, la tecnologia rivela le aspirazioni dell'umanità verso lo sviluppo e la nostra spinta interiore a trascendere i limiti materiali. Se usata con prudenza, può avvicinarci alla contemplazione e all'adorazione del Signore". Sottolineando l'importanza del discernimento Padre Benanti ha incoraggiato i giovani a "valutare criticamente il ruolo della tecnologia nella loro vita quotidiana" e il suo impatto sociale più ampio.
L'intervento ha suggerito un approccio ponderato al progresso tecnologico, incentrato sul miglioramento della dignità umana e del benessere della società, soprattutto a beneficio delle generazioni più giovani.
(PA) (Agenzia Fides 5/9/2024)