ASIA/COREA DEL SUD - Lo sciamanesimo fa presa sui giovani coreani, tramite i social media

lunedì, 10 giugno 2024 giovani   religione  

Wikimedia commons

Seoul (Agenzia Fides) - In un paese noto nel mondo per il progresso tecnologico, lo sciamanesimo vive una rinascita tra le giovani generazioni, facilitato dai social media. Sebbene oltre la metà dei 51 milioni di abitanti del paese si dichiarino "non religiosi", lo sciamanesimo resta in corea un riferimento religioso-spirituale piuttosto popolare. Come riferisce un rapporto dell'agenzia coreana Yonhap,  la 29enne sciamana Lee, nota come “Aegi Seonnyue" ("Piccolo angelo"), ha centinaia di migliaia di follower sui social media e, dal suo  santuario decorato con varie statue, divinità e candele, si connette con i clienti attraverso metodi moderni come i social media. Da quando ha aperto il suo canale YouTube nel 2019, riscuotendo successo e numerosi seguaci, molti altri sciamani coreani hanno pubblicato video spirituali online.
Recentemente è uscito nelle sale coreane un film intitolato “Exhuma”, che parla di giovani sciamani,  diventato ben presto un successo. Il regista del film Jang Jae-hyun, ha scoperto, durante le riprese, un numero significativo di giovani sciamani.  Kim Dong-gyu, ricercatore presso l'Istituto per gli studi religiosi coreani dell'Università di Sogang, ha commentato: "Oggi gli sciamani ricorrono ai social media per la promozione delle loro attività, come in passato  utilizzavano i giornali".
Nella odierna cultura e società coreana, si nota,  non c'è più lo "stigma" culturale che portava gli sciamani a nascondere la loro attività, e dunque  gli sciamani di oggi sono desiderosi di esprimersi e possono promuovere se stessi. Secondo l'agenzia coreana Yonhap , gli sciamani  fanno pagare circa 100.000 won coreani (circa 70 euro) per una consultazione di 30-60 minuti, che in genere prevede rituali come suonare le campane , bruciare incenso, lanciare chicchi di riso per predire il futuro o interpretare la situazione attuale.
Per cercare di spiegare le ragioni della crescente popolarità dello sciamanesimo tra i giovani coreani,   gli esperti  indicano soprattutto le difficoltà  economiche e l'ansia verso il futuro: di fronte alle difficoltà nel trovare lavoro e procurarsi un alloggio, i giovani si rivolgono a poteri misteriosi per trovare conforto e sollievo. È noto che i giovani coreani sono alle prese con problemi come gli alti prezzi delle case, il costo per l'educazione dei figli, il costo della vita,  e tale processo vede, a livello sociologico, il problema del drastico calo della natalità come un'altra delle conseguenze.
Un'agenzia del Ministero della Cultura coreano ha stimato nel 2022 la presenza di  oltre 300.000  sciamani in Corea del Sud, affermando che lo sciamanesimo è una "parte importante del carattere coreano". Le radici dello sciamanesimo nella penisola coreana risalgono ad almeno 2000 anni fa, e la pratica si presentava come un culto religioso che preserva il benessere della famiglia esorcizzando gli spiriti maligni, guarendo i malati, prendendosi cura degli spiriti degli antenati e dei defunti. L’introduzione del buddismo, del confucianesimo e del taoismo in Corea ne ha eroso la popolarità, ma lo sciamanesimo ha continuato a influenzare gli atteggiamenti e la pratica religiosa di molti coreani. L’amministrazione coloniale giapponese, all’inizio del XX secolo, e poi la dittatura militare degli anni ’70 hanno tentato di sopprimere lo sciamanesimo in Corea, considerato "superstizione" e  ostacolo alla modernizzazione.
Le Chiese cristiane hanno spesso criticato gli sciamani e i loro seguaci. Secondo alcuni studi vi sarebbe una relazione tra la crescita del cristianesimo in Corea e lo sciamanesimo, in quanto alcuni  elementi dello sciamanesimo presenti nella cultura e nella coscienza popolare avrebbero aiutato la diffusione del cristianesimo nella penisola.
Il fenomeno della rinascita dello sciamanesimo indica comunque il diffuso bisogno di spiritualità e di trascendenza nella società coreana. Il fenomeno balza agli onori delle cronache mentre la Chiesa cattolica in Corea è impegnata nell'organizzare la Giornata mondiale della Gioventù di Seul 2027. Il Vescovo Kyung-sang Lee, coordinatore generale del Comitato organizzatore di recente ha espresso la speranza che  "la fede dei giovani venga rivitalizzata e ogni fedele nel  popolo di Dio possa avvertire un po’ di più l’amore d Dio nella propria esistenza".
(PA) (Agenzia Fides 10/6/2024)


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