Maputo (Agenzia Fides) –I jihadisti affiliati allo Stato Islamico hanno effettuato due attacchi maggiori in due giorni nella Provincia di Cabo Delgado nel nord del Mozambico. All’assalto contro Macomia (capoluogo dell’omonimo distretto), il 10 maggio (vedi Fides 10/5/2024) è seguito domenica 12 maggio quello contro il villaggio di Missufine, nel distretto Ancuabe.
Quest’ultimo attacco è iniziato intorno alle 18 ore locale ed è durato almeno 4 ore, costringendo la popolazione alla fuga precipitosa dal villaggio.
Nel frattempo la popolazione di Macomia è tornata nella cittadina, dopo che i jihadisti che l’avevano occupata, l’hanno abbandonata.
Nel loro assalto a Macomia i jihadisti, almeno 100, hanno pure attaccato la base locale del contingente sudafricano della Missione della Comunità per lo Sviluppo dell'Africa Australe (SADC) in Mozambico (SAMIM), che è in corso di ritiro (vedi Fides 10/5/2024).
La maggior parte dei soldati sudafricani si era già ritirata a Pemba (il capoluogo della provincia che si trova a 130 km a sud-est lungo la costa) in vista del rimpatrio entro luglio.
Nella base di Macomia era rimasto un piccolo contingente di soldati sudafricani. A seguito dell’attacco jihadista i militari di Johannesburg hanno inviato rapidamente da Pemba dei rinforzi.
Secondo fonti della sicurezza, i jihadisti hanno attaccato Macomia in quattro gruppi provenienti da direzioni diverse. Una fonte ha detto che anche un contingente delle forze di difesa ruandesi con base a Mocimboa da Praia, la città costiera a nord-est di Macomia, ha cercato di intervenire ma è stato fermato da un forte contingente di ribelli.
Anche il presidente del Mozambico Filipe Nyusi e il Ministero della Difesa nazionale hanno confermato l’attacco a Macomia, ma sembrano attribuire il merito di aver respinto l’attacco interamente all’esercito mozambicano.
Medici Senza Frontiera sottolinea che “sei anni dopo l’inizio del conflitto a Cabo Delgado, la gente vive ancora nella paura e la violenza non è diminuita. Il conflitto ha costretto allo sfollamento migliaia di persone nella provincia. Tra l'8 febbraio e il 3 marzo quasi 6.000 persone sono fuggite da Macomia”.
I nuovi attacchi sono stati commessi mentre il colosso energetico francese TotalEnergies esplora la possibilità di riavviare i lavori su un progetto di gas naturale liquefatto da 20 miliardi di dollari nella provincia di Cabo Delgado. Il progetto è stato sospeso nel 2021 a causa dell’instabilità provocata dai jihadisti. (L.M.) (Agenzia Fides 13/5/2024)