ASIA/COREA DEL SUD - Le attività della “Casa della gioia”, nuovo centro pastorale per lavoratori immigrati

sabato, 24 settembre 2005

Incheon (Agenzia Fides) - Ha aperto i battenti da circa un mese e già si vedono i primi frutti: la “Casa della Gioia”, centro pastorale per lavoratori immigrati in Corea, inaugurato il 1° settembre scorso dalla Chiesa di Incheon, è già un punto di riferimento per le comunità di immigrati, come luogo di incontro, di socializzazione, di approfondimento della fede cristiana, di formazione dei ragazzi.
Nel Centro, ha spiegato il Vescovo di Incheon, Mons. Bonifacio Choi Ki-san, i lavoratori immigrati hanno la possibilità di incontrarsi, di discutere i loro problemi, di aiutarsi a vicenda, di pregare e anche di trascorrere momenti di svago. Il Centro, gestito da personale volontario laico della diocesi di Incheon, è anche un luogo in cui possono migliorare nell’apprendimento della lingua coreana e della cucina coreana.
La Chiesa coreana è da sempre attenta alle necessità degli immigrati: la Commissione per la Cura pastorale dei migranti e degli itineranti, in seno alla Conferenza Episcopale della Corea, ha espresso di recente preoccupazione per le condizioni di vita degli immigrati clandestini in Corea, spesso al limite della sopravvivenza e della dignità umana.
Fra le iniziative promosse, per combattere il problema delle donne immigrate in Corea del Sud da altri paesi asiatici, vittime della prostituzione o di abusi, è stata aperta nel 2004 una Casa di accoglienza per donne, all’interno del Centro per migranti “Mosè” nella diocesi di Taejon.
La comunità cattolica si è anche prodigata per gli immigrati irregolari, che mancano di permesso di soggiorno, e sono quindi al di fuori di ogni rete assistenziale. Secondo dati del Ministero della Giustizia coreano, gli immigrati destinati al rimpatrio sono 130.000. Di costoro 80mila hanno il permesso di soggiorno quadriennale in scadenza, che non è stato rinnovato, mentre 50mila non sono rientrati nella nuova legislazione sull’immigrazione.
(PA) (Agenzia Fides 24/09/2005 Righe: 25 Parole: 254)


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