Accra (Agenzia Fides) - La dilagante corruzione incontrollata sta soffocando la nazione” afferma il Presidente della Conferenza Episcopale del Ghana, Matthew Kwasi Gyamfi, vescovo di Sunyani nel suo discorso di apertura dell’Assemblea Plenaria dei vescovi locali. “Sembra che la corruzione sia legalizzata. Cosa dovrebbero fare i ghaniani dal momento che la forma di democrazia esistente aiuta solo pochi e lascia indietro la maggioranza? Che dire dell’impunità e dell’arroganza di alcuni politici e della loro difesa della corruzione?” rimarca Mons. Gyamfi.
Le considerazioni del Presidente della Conferenza Episcopale del Ghana vanno lette alla luce di un rapporto del 2022 dell’UNODC (Ufficio ONU per la lotta alla droga e alla criminalità) intitolato “Corruption in Ghana, People’s Experiences and Views” basato su interviste di cittadini ghaniani.
Secondo lo studio, riferito al 2021, in quell’anno 8 cittadini su 10 hanno avuto contatti con pubblici ufficiali. Sul totale degli adulti che hanno avuto almeno un contatto con un pubblico ufficiale nel 2021, il 26,7% ha pagato una tangente, o gli è stato chiesto di pagarla ma ha rifiutato di farlo. Nel solo 2021 il numero totale delle “bustarelle” intascate dai funzionari pubblici è stato di 17,4 milioni. La fascia di cittadini (pari al 29,9% dei casi) più colpita dalle richieste da parte di pubblici ufficiali corrotti è quella tra i 24-35 anni, giovani adulti in cerca di lavoro o che vogliono aprire una loro attività; seguita da quella tra i 18 e i 24 anni (23,9% dei casi).
La percentuale più alta di casi di richiesta di tangenti riguarda gli ufficiali e gli agenti di polizia (53,2%), poi quelli dell’Immigrazione (37,4%), delle Dogane (33,6%) e poi altre categorie. I politici con il 2,9% di tasso di corruzione appaiono in fondo alla lista.
Quasi la metà di chi ha pagato una tangente dichiara di averlo fatto per accelerare o concludere un procedimento amministrativo. Un malcostume così diffuso da far ritenere alla maggioranza degli intervistati che una procedura amministrativa non verrà eseguita senza il versamento di una tangente.
Il rapporto dell’UNODC sottolinea inoltre che diversi impiegati pubblici sono stati assunti attraverso forme di nepotismo o di corruzione, senza essere stati sottoposti ad alcuna forma di valutazione.
La corruzione contribuisce all’impoverimento generale della popolazione in un Paese peraltro ricco di risorse naturali. “Quali spiegazioni possono dare i partiti politici ai ghaniani per gli accordi sfavorevoli che firmiamo sul nostro petrolio, sui minerali, sulla produzione di energia, ecc.? I Paesi che dispongono di queste risorse in abbondanza sono ricchi. Perché rimaniamo poveri?” chiede Mons. Gyamfi riferendosi all’opacità dei contratti stipulati dal governo di Accra con alcune compagnie straniere. (L.M.) (Agenzia Fides 15/11/2023)