Abuja (Agenzia Fides) – “P. Godwin Eze è stato ucciso per spaventare i 2 postulanti che erano stati rapiti con lui” dicono all’Agenzia Fides i benedettini del convento di Eruku, Il monastero di Eruku nello Stato di Kwara, nella Nigeria centro settentrionale nel quale la notte del 17 ottobre un gruppo armato fece irruzione prelevando il novizio Godwin Eze insieme ai due postulanti Anthony Eze e Peter Olarewaj (vedi Fides 20/10/2023). P. Eze è stato ucciso la mattina successiva (vedi Fides 25/10/2023). “I banditi hanno usato i calci dei fucili per sfondare la porta del convento” ricordano. “Si sono introdotti nelle camerate del noviziato e dopo aver minacciato le 10 persone presenti hanno trascinato via p Eze e i due postulanti che sono stati costretti a camminare a piedi nudi nella foresta. All’alba giunti a un greto del fiume, secondo quanto hanno riferito i due postulanti, p. Eze è stato ucciso a colpi di arma da fuoco e il suo corpo gettato nel fiume. I rapitori hanno detto che questo era per dimostrare la loro determinazione a fare sul serio”.
I suoi confratelli descrivono p. Eze, che aveva 31 anni, come “una persona gioviale dedita interamente al monastero e alla preghiera”. Sono ancora in corso le ricerche del suo corpo.
“I due postulanti sono ricoverati in ospedale per guarire le ferite procuratesi per aver dovuto camminare a piedi per giorni nella foresta, e quelle del trauma psicologico subito” dicono i benedettini.
“Il nostro monastero si trova in una zona isolato, circondato dai campi da noi coltivati. Non abbiamo una recinzione ed ora abbiamo timore ad andare a coltivare la terra anche perché i banditi hanno minacciato di tornare” concludono i benedettini. (L.M.) (Agenzia Fides 26/10/2023)