VATICANO - Il Sinodo visto dai Vescovi dei territori di prima evangelizzazione

mercoledì, 4 ottobre 2023 sinodalità   evangelizzazione   vescovi  




Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “Attendiamo con ansia di vedere i frutti di questo Sinodo, dei temi di cui abbiamo parlato e discusso in questi mesi di preparazione. Abbiamo desiderio di capire insieme come la chiesa possa avere un maggiore impatto nella vita delle persone. La chiesa non è una ONG, la chiesa guarda ai bisogni spirituali”. A parlare è S.E. Mons. Joseph Mary Kizito, Vescovo di Aliwal in Sudafrica, uno degli oltre 100 nuovi Vescovi dei territori di prima evangelizzazione che ha preso parte al corso di formazione a loro dedicato dal tema “Vivere la missione episcopale in una Chiesa sinodale” (vedi Agenzia Fides 5 /09/2023) L’Agenzia Fides in quella occasione ha incontrato alcuni di loro e nel video in allegato abbiamo raccolto alcuni stralci delle loro interviste sulla esperienza del cammino sinodale nelle rispettive diocesi.
“Negli ultimi due anni, durante il percorso sinodale, abbiamo affrontato il problema di Scientology - spiega S. E. Mons. Kolio Etuale, Vescovo della Diocesi di Samoa-Pago Pago nelle isole Samoa Americane - . Siamo molto seri al riguardo perché l'immagine della nostra chiesa è ciò che Gesù vuole. Quello che stiamo facendo ora in questo tempo dedicato al sinodo sono incontri in cui abbiamo parlato alla nostra gente dell’importanza di essere cristiani, di cosa rappresenta oggi la chiesa e di come vivere questo percorso spirituale. Stiamo camminando insieme ai giovani, agli anziani, con diverse storie di vita”. Fanno eco a queste parole quelle di S.E. Mons Christian Carlassare, Vescovo di Rumbek nel Sud Sudan, che descrive il percorso sinodale “come una occasione di riavvicinamento soprattutto con le comunità impegnate, i laici, i catechisti, che spesso sono lasciati da parte; pur lavorando hanno poco spazio a livello decisionale”. Un percorso che è culminato nell’Assemblea diocesana, di cui il Vescovo Carlassare dice: “Abbiamo riconosciuto la formazione degli agenti pastorali laici, la formazione del clero e dei seminaristi, il ruolo della comunicazione all’interno della Diocesi, l’importanza della pastorale giovanile, che è centrale per noi perché l’80 % dei nostri cristiani sono giovani e ragazzi e cercano nella Chiesa un luogo dove esprimere se stessi”. Per S.E. Mons. Simon Kim Jon-Gang, Vescovo di Cheongiu, Corea del Sud, la preparazione al Sinodo è stata molto importante e spiega : “Abbiamo compreso maggiormente la natura della nostra chiesa coreana, i nostri fedeli sono confortati dall’idea di essere missionari tutti”.
(EG) (Agenzia Fides 4/10/2023)


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