ASIA/FILIPPINE - Il cammino sinodale nelle Filippine valorizza le Comunità ecclesiali di base

martedì, 26 settembre 2023 sinodo dei vescovi   comunità di base  

Manila (Agenzia Fides) - "Nella vita della Chiesa filippina la partecipazione al processo sinodale - in vista della Assemblea del Sinodo che sta per cominciare in Vaticano - è stata ampia, con una consultazione di base in tutte le diocesi e una feconda riflessione. Una determinazione di fondo, tra quelle emerse, è continuare e rafforzare l'esperienza delle Comunità ecclesiali di base (Basic Ecclesial Communities, BEC)", rileva in un colloquio con l'Agenzia Fides Antonio Ledesma, SJ, arcivescovo emerito dell'Arcidiocesi metropolitana di Cagayan de Oro, che ha guidato dal 2006 al 2020.
Nelle BEC, diffuse nelle diocesi filippine, i fedeli , nei diversi stati di vita, fanno esperienza di fede e di vita cristiana: "Uomini, donne, presbiteri, religiosi, giovani, famiglie, ne sono parte e danno la loro testimonianza di fede. Sono un'esperienza ecclesiale di stile sinodale, in quanto segnata da un carattere inclusivo e partecipativo di tutti i membri del Popolo di Dio che danno, secondo il carisma ricevuto, un contributo alla pastorale e alla missione", spiega mons. Ledesma.
Le piccole comunità furono avviate nelle Filippine alla fine degli anni '60, subito dopo il Concilio Vaticano II, da missionari stranieri che giungevano nei vasti territori di Mindanao e delle isole circostanti.
Tra le questioni affrontate nella consultazione sinodale, l'Arcivescovo nota "la presenza attiva dei laici nelle comunità, significativa nell'organizzare la vita pastorale, ma anche nel sostenere, in solidarietà, le famiglie più povere e nel promuovere una vita dignitosa per tutti", mentre "nuove sfide sono rappresentate dall'uso delle nuove tecnologie e dalle nuove forme di comunicazione, che toccano specialmente i giovani".
Inoltre, nota il Gesuita, "la sinodalità è vissuta dalle nostre comunità con una accezione molto ampia e va a toccare l'apertura al cammino ecumenico e al dialogo interreligioso, tenendo presente che la direzione di questo cammino comune è la fraternità umana, come indicato da Papa Francesco".
Durante la consultazione del Popolo di Dio nelle Filippine sono stati oggetto di riflessione, in particolare, tre temi: l'ascolto, la proclamazione, la celebrazione. "Momenti e strumenti di ascolto, apprezzati dai fedeli, sono le visite pastorali di vescovi e sacerdoti , le assemblee pastorali, incontri di preghiera, il catechismo e visite domiciliari, ma anche, poi, i social media, le radio e i mass media ecclesiali, tutti strumenti che intendono accompagnare le persone ad ascoltare la voce di Dio". Un secondo tema è stato quello della proclamazione, laddove "i fedeli apprezzano e desiderano spazi nella vita della Chiesa che consentono di parlare apertamente, come incontri settimanali delle Comunità Ecclesiali di Base, momenti di dialogo o discussione".
Nel terzo ambito, i battezzati filippini ritengono significative le celebrazioni dei Sacramenti, soprattutto l'Eucaristia, "che illumina e nutre spiritualmente e dà la e forza nell’affrontare le fatiche della vita quotidiana". "I Sacramenti - dice il Vescovo - ispirano umiltà e carità e rafforzano il sentimento di appartenenza alla famiglia di Dio, così come il desiderio di tenere unite le famiglie nelle comunità cristiane". "Vedo che nella mia diocesi, ma anche in tante altre, la pratica religiosa e la devozione popolare sono forti, la partecipazione alla messa domenicale e feriale è assidua, segno di una fede ancora radicata nel cuore della gente. Per questo benediciamo il Signore", nota.
In definitiva, il cammino sinodale nelle Filippine, conclude mons. Ledesma, "è andato avanti con spirito missionario e con gioia. Abbiamo da poco celebrato i 500 anni dall'arrivo del Vangelo nella nostra nazione, prendendo consapevolezza del grande dono che abbiamo ricevuto. Sta a noi, ora, continuare a donare il Vangelo dell'amore e della gioia alle nuove generazioni".
(PA) (Agenzia Fides 26/9/2023)


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