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Roma (Agenzia Fides) - La missione, come la comunione, “è prima di tutto un mistero di Grazia”. La missione “non è opera nostra, ma di Dio; non la facciamo da soli, ma mossi dallo Spirito e docili alla sua azione”. Così Papa Francesco ha suggerito ancora una volta a tutta la Chiesa quale è la sorgente viva di ogni opera apostolica. Lo ha fatto rivolgendosi una rappresentanza degli “addetti ai lavori” della missione, ricevendo in Vaticano giovedì 11 maggio i membri della Conferenza degli Istituti missionari italiani, organismo istituito nel 1972 per riunire e coordinare l’opera di realtà religiose nate in Italia seguendo uno specifico carisma missionario. Per la Chiesa – ha rimarcato il Papa – l’annuncio del Vangelo “non è un optional o un aspetto marginale”, ma “una dimensione vitale, in quanto essa è nata apostolica e missionaria”. La missione “è ossigeno per la vita cristiana, che senza di essa si ammala e inaridisce e diventa brutta, brutta”. Missione e comunione – ha aggiunto il Successore di Pietro - “scaturiscono dalla preghiera, sono modellate giorno per giorno dall’ascolto della Parola di Dio – ascolto fatto nella preghiera – e hanno come fine ultimo la salvezza dei fratelli e delle sorelle che il Signore ci affida. Senza questi fondamenti - ha aggiunto il Vescovo di Roma - si svuotano e finiscono col ridursi a una mera dimensione sociologica o assistenziale. E alla Chiesa non interessa fare assistenzialismo… Aiutare sì, ma prima di tutto evangelizzare, dare testimonianza: se fai assistenza, che venga dalla testimonianza, non da metodi di tipo proselitistico”.
Nella parte conclusiva del suo intervento, richiamando un passaggio della Esortazione apostolica Evangelii gaudium, Papa Francesco ha rimarcato anche che “la missione non è un affare o un progetto aziendale, né un’organizzazione umanitaria o fare proselitismo. Essa è ‘qualcosa di molto più profondo, che sfugge ad ogni misura’. Questo è un invito a spendersi con impegno, con creatività e generosità, ma senza scoraggiarsi se i risultati non corrispondono alle aspettative; a dare il meglio di sé, senza risparmiarsi, ma poi affidare tutto con fiducia alle mani del Padre; a mettercela tutta, ma lasciando che sia Lui a rendere fecondi i nostri sforzi come vuole”.
La Conferenza degli Istituti missionari italiani sta vivendo il 50° anniversario della sua fondazione. Attualmente riunisce 14 istituti religiosi missionari, 6 femminili e 8 maschili. Rivolto ai membri della Conferenza, ricevuti nella Sala del Concistoro, Papa Francesco li ha esortati a fare in modo che “non solo la vostra vita e il vostro lavoro missionario, ma anche la programmazione, gli incontri e le decisioni siano sempre scanditi dall’ascolto della Parola, dalla celebrazione eucaristica e dalla preghiera. Insieme e singolarmente affidate tutto a Dio, purificando i vostri cuori e le istituzioni in cui operate da tutto ciò che può frenare l’azione libera e creativa dello Spirito”. (GV) (Agenzia Fides 12/5/2023).