AFRICA/SUD SUDAN - Il processo di pace fa fatica ad avanzare dopo l’avvicendamento al Ministero della Difesa

venerdì, 31 marzo 2023 gruppi armati   chiese locali  

Juba (Agenzia Fides) – Iniziare subito le operazioni di disarmo dei civili, a partire dalla capitale Juba. È il compito assegnato al neo Ministro della Difesa del Sud Sudan, Chol Thon Balok, dal Presidente Salva Kiir Maryardit.
Il Presidente Kiir ha inoltre incaricato il Ministro di attuare il secondo capitolo dell'accordo di pace che descrive in dettaglio il cessate il fuoco permanente e gli accordi di sicurezza transitori.
Kiir e il suo storico rivale Riek Machar hanno firmato l’accordo di pace nel 2018 che ha posto fine a cinque anni di guerra civile che ha ucciso 400.000 persone. Un accordo che in questi anni ha fatto fatica ad essere attuato integralmente nonostante Machar sia stato reintegrato nella carica di Primo Vice Presidente che aveva prima della scoppio del conflitto nel dicembre 2013.
La nomina del nuovo Ministro della Difesa è stata fortemente osteggiata da Machar, perché Chol Thon Balok, che appartiene al partito del Presidente, ha preso il posto di Angelina Teny, la moglie dello stesso Machar. Il 3 marzo Kiir lo ha licenziata insieme al Ministro degli Interni. Licenziamenti che sono stati bollati come una “decisione unilaterale da parte di Kiir”, dal partito di Machar.
Gli accordi di pace del 2018 prevedono la creazione di un esercito unificato denominato Graduated Unified Forces. “Finora questa forza non ha ricevuto incarichi. Sembra che si è addestrata per niente” afferma al Catholic Radio Network, Oryema Emmanuel, un rappresentante della società civile dello Stato dell’Equatoria Orientale sottolineando che lasciare militari addestrati senza un incarico preciso rischia di creare dei problemi di sicurezza.
La situazione più a rischio rimane quella dell’Alto Nilo che, secondo Small Arms Survey, è sull'orlo di una ripresa del conflitto armato, tra alcuni gruppi locali a loro volta collegati al più ampio contesto nazionale. “Di solito gli esperti di Small Arms Survey sono tra i migliori e più accurati nell’analisi del contesto sud sudanese” commentano all’Agenzia Fides fonti della Chiesa locale, che non citiamo per motivi di sicurezza. “Ciò che descrivono del contesto, incluse dinamiche attuali e possibili sviluppi che potrebbero sfociare in una ripresa dei vari conflitti nella regione, è un qualcosa che purtroppo constatiamo di persona”. “Tuttavia- sottolineano le nostre fonti- vi sono dei movimenti tesi a disinnescare la miccia. Preghiamo vivamente che queste tendenze abbiano la meglio”. (L.M) (Agenzia Fides 31/3/2023)


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