EUROPA/SVIZZERA - I Cantori della Stella, una tradizione dalle origini antichissime

venerdì, 23 dicembre 2022 pontificie opere missionarie   animazione missionaria   natale   bambini   infanzia missionaria  

Agenzia Fides (Friburgo) - “Mi piace rendere felici gli altri; è bello quando bussiamo alle porte e la gente ci vede e comincia a sorridere; possiamo sostenere i progetti con l’azione dei Cantori e aiutare altri bambini. Questo mi rende felice; Mi piace cantare insieme!”. Sono solo alcuni dei commenti a “caldo” dei bambini ed adolescenti che prendono parte all’azione dei Cantori della Stella animata dalla direzione delle Pontificie Opere Missionarie svizzere (Missio Svizzera). Si tratta di una tradizione antichissima che affonda le sue origini nel vangelo di Matteo, precisamente nel passo in cui si narra che i Re Magi, giunti dall’Oriente ad adorare il Bambino Gesù, si lasciano guidare dalla Stella. Quel passo del Vangelo di Matteo ispira i cosiddetti “drammi natalizi” del XIV secolo rappresentati da ragazzi che vanno di casa in casa, vestiti da Re Magi, con la stella sulle spalle cantando brani natalizi e ricevendo qualche soldo come offerta. Il XVI secolo segnerà lo sviluppo di questa tradizione con i canti natalizi accompagnati dalla benedizione offerta in segno di augurio per l’anno a venire. Essa si radicò tantissimo nei Paesi alpini e, pur se con la diffusione del protestantesimo venne proibita e nel XIX secolo vietata come forma di accattonaggio in tutto il Nord Europa, furono i primi anni 20 del secolo XX a riportarla in auge.
“Oggi si dice che sia l’azione di solidarietà fatta da bambini per i bambini più grande in Europa” dichiara all’Agenzia Fides Sonja Lofaro, responsabile dell’Infanzia missionaria di Missio Svizzera. Infatti i bambini che vi partecipano, solitamente tra i 6 ed i 14 anni, non solo si vestono da Re Magi, cantano brani natalizi e portano la benedizione nelle case (Christus Mansionem Benedicat - Che Cristo benedica questa casa), ma raccolgono anche fondi per opere caritative destinate ad altri coetanei. Si tratta di un’attività che si sviluppa a partire dal mese di novembre fino al 6 gennaio, momento “clou” dell’iniziativa.
“I nostri Cantori delle Stelle non sono coristi professionisti, ma i vengono “inviati” dalla Conferenza episcopale svizzera per portare il messaggio del Natale e nel medesimo tempo imparano a donare un pezzetto di sé stessi per gli altri. Imparano soprattutto ad agire in comunità, a perseguire un obiettivo; riflettono sul messaggio natalizio ed imparano a conoscere un progetto, un tema diverso di anno in anno ed un Paese nuovo” spiega Sonja Lofaro, che aggiunge: “Ognuno impara a riconoscere quello che riesce a fare meglio e le cose in cui può migliorare: c’è chi canta, chi suona e semplicemente chi sorride. Imparano anche ad essere grati per quello che hanno (acqua calda, una casa, cibo tre volte al giorno), nel confronto con altri coetanei che vivono in Paesi con situazioni molto distanti dalle loro”.
Quest’anno, lo scorso 13 dicembre, le tre delegazioni linguistiche svizzere (tedesca, francese ed italiana) dei Cantori della Stella sono state accolte in visita al Palazzo federale. Erano 14 anni che questo non accadeva, e la circostanza è stata vissuta da tutti coloro che vi hanno preso parte con emozione ma anche come segno tangibile di unità, al di là della lingua e della cultura.
“Per tutti i Cantori della stella – racconta la responsabile dell’Infanzia Missionaria di Missio Svizzera - è anche molto significativo vedere la reazione delle persone quando passano di casa in casa. C’è chi apre la porta e chi non la apre. È importante imparare a gestire un “no” da qualcuno e a rispettarlo. Ci sono tanti bambini che dicono che ci vuole coraggio a bussare a sconosciuti. La maggior parte delle persone devo dire però che sono molto contente nel vedere questo gruppo di bimbi sorridenti con questo messaggio che portano soprattutto nel loro cuore”.
Anche quest’anno, il 1° Gennaio, una delegazione di Cantori della Stella provenienti da Germania, Svizzera, Alto Adige, Ungheria, Slovacchia parteciperà alla Messa presieduta dal Santo Padre. La delegazione svizzera proveniente da Lütisburg, nel Cantone di San Gallo, accompagnata dal teologo Michael Steuer e da Beatrice Wagner sarà a Roma dal 29 dicembre. Sarina, Christina, Leona e Madlen rappresenteranno gli oltre 10.000 bambini che partecipano all’azione annuale dei Cantori della Stella in Svizzera. Tra le visite previste quella alla sede delle Pontificie Opere Missionarie, la Visita al cardinale svizzero Kurt Koch, all'Ambasciata di Svizzera presso la Santa Sede e alla Guardia Svizzera, insieme alle altre delegazioni.
(EG) (Agenzia Fides 23/12/2022)


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