AFRICA/ETIOPIA - Adigrat travolta da più di 100mila nuovi sfollati

sabato, 17 dicembre 2022 aree di crisi   rifugiati   guerre   pace  

Adigrat (Agenzia Fides) – “La nostra città si trova travolta da una moltitudine di nuove persone sfollate che arrivano dalle aree di confine Oltre 100mila persone stanno vivendo nella città e nei villaggi vicini, contando solo sull’aiuto di altre famiglie. Ogni famiglia si sta prendendo cura di altre cinque o sei nuclei familiari”. A lanciare l’allarme è il vescovo Tesfaselassie Medhin, a capo dell’Eparchia cattolica di Adigrat.
Lo scenario descritto dal Vescovo, e da lui rilanciato attraverso media locali come la televisione del Tigray, mostra come gli accordi di pace sottoscritti il 2 novembre a Pretoria per por fine al sanguinoso conflitto durato due anni nelle aree settentrionali dell’Etiopia non hanno cancellato i drammatici effetti di quella guerra sulla vita quotidiana della popolazione.
L’Eparca definisce l’accordo di pace come “una buona notizia per le persone, per respirare speranza di pace”. Nel contempo, Tesfaselassie Medhin rimarca che “è passato più di un mese dall’accordo, ma le persone malate che sono senza medicine, quelli che sono affamate e senza cibo, oltre a tutte quelle che si trovano senza riparo, continuano a vivere nelle stesse condizioni”. L’Eparca rilancia anche le parole di Kibrom Gebresellassie direttore esecutivo dell'ospedale Ayder di Mekelle, che si è lamentato del fatto che tutti i farmaci forniti all'ospedale in case all'accordo sianofiniti nel giro di due giorni. I farmaci che stanno arrivando vengono dichiarati insufficienti per la gravità della situazione sanitaria in atto: “è lodevole che qualche assistenza umanitaria stia arrivando, che qualche medicinale e del cibo stia apparendo. Ma ciò è davvero molto al di sotto di quanto atteso per raggiungere i milioni di persone che si trovano nel bisogno”.
Questa situazione – aggiunge Tesfaselassie Medhin - potrà essere risolta “solo quando le strade saranno riaperte, quando gli eserciti occupanti, siano essi dall’Eritrea o dalla Regione Amara, lasceranno i luoghi e le persone sfollate potranno ritornare ai loro luoghi di provenienza”.
Gli accordi di pace, raggiunti dopo le trattative iniziate il 25 ottobre 2022, sono stati firmati da Redwan Hussein (consigliere per gli affari di sicurezza nazionale del primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed Ali) e da Getachew Reda, in rappresentanza del Fronte Popolare per la Liberazione del Tigray (TPLF) e Consigliere del Presidente del Tigray, Debretsion Gebremichael. Gli accordi sono stati raggiunti grazie alla mediazione dell’Unione Africana. (GF) (Agenzia Fides 17/12/2022)


Condividi: