Santiago (Agenzia Fides) – Esistono due strumenti molto utili in democrazia per confrontarsi ed esporre idee: il dibattito e il dialogo. Il dibattito ha un obiettivo, che è quello di vincere. Uno vuole vincere una discussione, quindi cerca di convincere l'altro, si oppone, cerca l'argomento debole dell'avversario. Il dialogo è molto diverso, perché l’obiettivo non è vincere, ma capire. Uno cerca di trovare un modo per spiegarsi e chiede all'altro di spiegare, cerca il modo per ascoltare e perché l'altro lo ascolti. Cerca la forza dell'avversario. Richiede autodisciplina, tolleranza e resilienza per ascoltare cose che possono essere piuttosto scomode. Questi i concetti evidenziati da Alfredo Zamudio, direttore della Missione Cile del Centro Nansen per la Pace e il Dialogo, nella conferenza inaugurale del VI Congresso Sociale UC (Università Cattolica del Cile), organizzato dalla Direzione di Pastorale e Cultura Cristiana. Zamudio ha sottolineato la necessità di costruire un futuro condiviso, dove non c'è necessariamente unità, ma questa può essere condivisa all'interno della diversità.
L'incontro è stato orientato al "Dialogo per l'unità" e vi hanno preso parte circa 300 persone appartenenti a 100 organizzazioni della società civile, tra fondazioni, enti e imprese, che hanno voluto approfondire le tematiche che stanno segnando la vita nazionale e, alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, individuare le strade per la costruzione di un Paese migliore.
In questo contesto il Rettore dell'UC, Ignacio Sánchez, ha sottolineato l'importanza di promuovere questo tipo di incontri: "Il nostro ruolo pubblico come università si manifesta nella capacità della nostra istituzione di promuovere e rafforzare il dialogo nel nostro Paese. Un aspetto così necessario per la nostra società. In questa sesta edizione del Congresso vogliamo rispondere all'invito di Papa Francesco quando ha visitato il Cile e ci ha chiesto di dialogare per l'unità. Pertanto, vorrei invitarvi in questo Congresso a instaurare il dialogo per l'unità, per il nostro Paese e per l'università".
Il Cardinale Celestino Aós, Arcivescovo di Santiago e Gran Cancelliere della UC, ha guidato la recita della Preghiera per la Pace attribuita a San Francesco d'Assisi, e ha sottolineato: "San Francesco d'Assisi è cresciuto nel suo amore per la Chiesa e per la società, ed è diventato operatore e strumento di pace. Ecco perché sappiamo che l'intelligenza non è sufficiente. Se vogliamo veramente un dialogo, dobbiamo iniziare a passare molto tempo a guardare Gesù in croce, pregando. Senza questo, non saremo in grado di aprire il cuore”.
Il Congresso si è articolato in tre pannelli tematici che hanno guidato la riflessione sui bisogni più urgenti: "Mestieri di pace", "Riconoscimento di un 'noi'" e "Verso un progetto umano condiviso". Inoltre sono stati proposti alcuni argomenti da discutere in piccoli gruppi di otto persone. Lo scambio di esperienze ha toccato, tra gli altri temi, l'amicizia civica, la migrazione, l'economia sociale, l'ecologia integrale...
Padre Jorge Merino, Cappellano Maggiore della Pontificia Università Cattolica del Cile, ha evidenziato l'atmosfera e l'atteggiamento dei partecipanti: "Con grande gioia, abbiamo visto molte persone partecipare; si è visto che c'era il desiderio di condividere, di imparare, di dialogare per costruire la pace e l'unità". Quindi ha ribadito il ruolo dell’università in questo contesto:
"Facciamo eco alle parole di Papa Francesco quando dice che l'Università deve offrire un contributo alla società. Oggi vediamo che in Cile c'è bisogno di molto dialogo, serve molta unità e, quindi, con semplicità da parte dell'Università, guidati dalla Pastorale, vogliamo contribuire a favorire il dialogo".
Benjamin Cruz F., Direttore della Pastorale UC, ha sottolineato che per la prima volta il Congresso è tornato in presenza: “È stato prezioso incontrarsi di nuovo, per rigenerare le reti e i legami tra istituzioni e persone. La grande sfida con cui usciamo da questo congresso è il desiderio di contribuire al Cile, di contribuire a una società più giusta e fraterna". "Il congresso di quest'anno è molto rilevante per il contesto che stiamo vivendo a livello sociale, politico e culturale. Questa è una risposta molto forte non solo per rimanere in dialogo, ma anche per mobilitarsi per l'azione". Le riflessioni e gli impegni scaturiti nel VI Congresso Sociale UC saranno raggruppati in un libro digitale.
A più di due mesi dal plebiscito che ha bocciato la bozza della nuova Costituzione, il Cile si trova ancora a vivere una profonda crisi politica, sociale ed economica che colpisce la vita quotidiana delle persone e ha provocato profonde spaccature nella società (vedi Fides 15/11/2022; 22/11/2022)
(SL) (Agenzia Fides 24/11/2022)