ASIA/LIBANO - Inaugurato il primo “Mercato agricolo comunitario”. Padre Zgheib: "strumento di resilienza” nella crisi che stritola il Paese

giovedì, 28 luglio 2022 medio oriente   chiese orientali   aree di crisi   economia   agricoltori   giovani   ecologia   ambiente  

Rayfoun (Agenzia Fides) – Una singolare “alleanza” tra giovani cristiani delle parrocchie libanesi e piccoli produttori agricoli del Paese dei Cedri prova a rispondere in maniera concreta alle emergenze economiche che attanagliano la vita quotidiana del popolo del Libano. Sabato 23 luglio è stato inaugurato nella località di Rayfoun il primo mercato settimanale comunitario di prodotti agricoli, iniziativa realizzata nel quadro dei programmi avviati dal Centro per lo sviluppo integrale del Patriarcato maronita. I banchi di vendita diretta dei prodotti agricoli sono stati allestiti nello spazio antistante al Convento dei Santi Sergio e Bacco, divenuto sede del Centro patriarcale per lo sviluppo integrale. All’evento inaugurale hanno preso parte anche il Patriarca maronita Béchara Boutros Raï, insieme a esponenti politici e rappresentanti delle istituzioni libanesi, compreso il Ministro delle politiche sociali Hector al Hijar.
Dopo l’inaugurazione del mercato di Reyfun, altri sette mercati agricoli settimanali verranno avviati nei prossimi mesi in diverse aree del Paese.
Nella “rete” di mercati agricoli settimanali si realizza il progetto intitolato “Mercato comunitario dei produttori agricoli” (in inglese Community Farmers Market) avviato dal Centro patriarcale per lo sviluppo integrale lo scorso dicembre, iniziativa che ha coinvolto 150 ragazzi e ragazze provenienti dalla rete delle parrocchie libanesi, insieme a 120 contadini e produttori locali, sia cristiani che musulmani (vedi Fides 21/12/2021). Nel dicembre 2021 si era conclusa la prima tappa del progetto, consistente in alcuni corsi di formazione che hanno coinvolto sia i giovani delle parrocchie che i contadini in merito alle tecniche di confezionamento e commercializzazione dei prodotti e ai sistemi di allestimento di piccoli mercati locali da istituire nei villaggi e nei quartieri delle grandi città. Il progetto punta a far sì che attraverso la rete di piccoli mercati settimanali i prodotti agricoli, coltivati con tecniche in grado di garantire l’alta qualità e la certificazione biologica, possano essere venduti a prezzi sostenibili seguendo percorsi di commercializzazione “dal produttore al consumatore”.
Durante l’inaugurazione del mercato settimanale di Rayfoun il sacerdote maronita Rouphael Zgheib, Direttore del Centro patriarcale per lo Sviluppo integrale, ha esposto le motivazioni ideali e materiali che animano l’iniziativa: rispondere al grido della terra, rispondendo al grido dei poveri; valorizzare processi produttivi ecologicamente sostenibili; sostenere l’educazione ambientale; contribuire alle strategie spontanee di resilienza messe in atto dalla popolazione libanese per far fronte alla traumatica crisi economica che sta strangolando il Paese dei Cedri.
Durante l’inaugurazione di sabato 23 luglio, il direttore generale del Ministero dell'Agricoltura, ingegnere Louis Lahoud, ha assicurato il sostegno delle istituzioni governative al programma di espansione della rete di piccoli mercati agricoli settimanali da realizzare in tutte le aree del Paese.
Il progetto punta anche a sostenere la tenuta economica di tante famiglie libanesi, provando a frenare almeno in parte il flusso migratorio di tanti giovani che lasciano il loro Paese natale per cercare all’estero condizioni di vita migliori.
Il progetto è stato realizzato anche grazie al contributo del governo della Polonia. Durante l’inaugurazione, l’Ambasciatore polacco in Libano, Przemyslaw Niesiolowski, ha ribadito le ragioni che uniscono Polonia e Libano in un vincolo di reciproca solidarietà, augurandosi che la rete dei mercati agricoli da diffondere in tutto il Paese contribuisca anche a attenuare l’impatto sui consumi nazionali della guerra in Ucraina e della grave siccità che sta mettendo a rischio la produzione agricola locale.
“La scommessa su cui abbiamo puntato” aveva spiegato in un’intervista all’Agenzia Fides padre Zgheib “è quella di creare occasioni di lavoro per i giovani e per i contadini, contrastando nel contempo lo spettro della scarsa reperibilità di beni di prima necessità che rappresenta il livello più angosciante della crisi economica attraversata dal Paese”
Il sacerdote Rouphael Zgheib, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie del Libano, dallo scorso novembre, è stato nominato Direttore del Centro per lo Sviluppo integrale e Coordinatore della pastorale giovanile del Patriarcato maronita. (GV) (Agenzia Fides 28/7/2022)


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