ASIA/KAZAKHSTAN - Il Vescovo di Karaganda: “L’esempio della Veronica, icona di Cristo, per rinascere a nuova speranza”

mercoledì, 13 aprile 2022 pasqua   guerre   pace   conversione  

Karaganda (Agenzia Fides) - “La preghiera cambia i cuori e li converte a Dio perché finalmente accolgano il dono dello Spirito, che con l’amore guarisce il mondo dall’odio e dona la pace. Invitiamo tutti o fedeli a vivere seriamente la nostra conversione, perché la pace comincia da un uomo che si lascia cambiare il cuore da Gesù, il quale muore sulla croce e risorge. Con tutto il cuore, invochiamo sulla popolazione del Kazakhstan la protezione di Maria, Regina della pace, perché custodisca una fede viva nel nostro cuore e ci renda annunciatori della speranza e dell’amore di Cristo risorto”. È il messaggio inviato all’Agenzia Fides, in occasione della Settimana Santa e in vista Pasqua, da Mons. Adelio Dell’Oro, Vescovo della diocesi di Karaganda.
Nella missiva diffusa in tutte le comunità della diocesi, il Vescovo missionario invita a prendere esempio da una figura chiave del percorso di Gesù verso il Golgota: “Lungo la salita al Calvario, c’è Veronica, che è entrata nella storia per un panno di lino, con cui ha asciugato il volto di Cristo, intriso di lacrime e di sangue. Questa donna non aveva un volto, non aveva una storia, eppure nella Via crucis le è stata dedicata una stazione. Era una donna anonima, ma quel giorno nacque al mondo e le fu dato il nome di ‘Veronica’, vera icona di Cristo, come scrisse in una sua poesia Karol Wojtyla: ‘Nacque il tuo nome da ciò che fissavi. Così intenso il tuo desiderio di sapere che l’effige è nel cuore’. Ricevere il nome è come rinascere di nuovo, è un nuovo inizio”.
La Quaresima, ricorda il Vescovo, è iniziata proprio nei giorni in cui nel mondo ha avuto inizio un nuovo conflitto in Ucraina: “Abbiamo il cuore straziato per quanto accade in Ucraina, e non possiamo dimenticare le guerre in altre parti del mondo, come nello Yemen, in Siria, in Etiopia. Cosa chiede oggi il nostro mondo più di ogni altra cosa, se non il dono di poter rinascere? Occorre guardare e lasciarsi guardare da Cristo. Ecco come possiamo imitare la Veronica, per rinascere anche noi guardando e detergendo il volto di Cristo, così come possiamo vedere in ciascuna persona che soffre il volto di Gesù e abbracciare la sua carne”.
Per questo, conclude Mons. Dell’Oro “siamo chiamati ad essere i testimoni di una speranza, che sa attraversare le circostanze del presente, che sa vincere il male, che sa partecipare alla vittoria di Cristo. Nella sua Passione, Gesù, per amore, ha assunto ogni dolore umano e ogni angoscia”. Quelle speranza che il possibile viaggio di Papa Francesco in Kazakhstan, conclude, potrà infiammare.
(LF-PA) (Agenzia Fides 13/4/2022)



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