ASIA/PAKISTAN - Il presidente di Signis Pakistan: "I mass media sono strumenti di pace e di speranza in tempo di pandemia"

venerdì, 27 novembre 2020 mass-media   pace   solidarietà   discriminazione   minoranze religiose   islam  

Lahore (Agenzia Fides) - "I mass-media secolari e i media cristiani in Pakistan hanno un ruolo importante in questo tempo difficile: hanno evidenziato la tragedia del Covid-19 e i suoi effetti sulla vita familiare, in particolare come le persone hanno perso il lavoro e non avevano alcuna fonte di sostentamento per prendersi cura dei bisogni fondamentali della loro famiglia. Il coronavirus ha influenzato ampiamente la vita sociale, le attività religiose, le attività politiche, l'economia e la cultura. Non solo ha distrutto la serenità delle persone, ma ha anche portato le persone a vivere nella paura. Molti malati avevano paura di andare in ospedale per paura di morire”. lo afferma all'Agenzia Fides p. Qaisar Feroz, OFM Cap, Segretario esecutivo della Commissione episcopale delle comunicazioni sociali e presidente di "Signis Pakistan".
A margine della recente assemblea di Signis Asia, p. Qaisar Feroz rileva a Fides: “In mezzo alla pandemia i mass-media hanno svolto un ruolo molto importante per sensibilizzare le persone sui bisogni dei più vulnerabili e poveri del Pakistan e dell'Asia, e hanno dato un messaggio positivo di speranza e incoraggiamento. Hanno inoltre contribuito a creare la giusta consapevolezza sulle misure necessarie e hanno segnalato gli effetti negativi del Covid-19 sulla vita familiare e sociale”.
Tra gli aspetti positivi, il frate Cappuccino aggiunge: "I media hanno anche denunciato e condannato alcuni dei gruppi islamici fondamentalisti che hanno iniziato a strumentalizzare gli aiuti umanitari, distribuendoli in cambio della conversione all'islam, e hanno stigmatizzato quanti hanno agito con mentalità discriminatoria, negando aiuti ai cittadini non musulmani".
Parlando dell'azione di "Signis Pakistan", il Presidente racconta: "Abbiamo prodotto video canzoni, programmi radiofonici, poster, cartoline e videomessaggi per portare speranza nella vita delle persone. Ci siamo concentrati sull'impegno di incoraggiare le famiglie, in particolare quelle persone che hanno perso il lavoro a causa dei blocchi imposti per il Covid-19. Abbiamo dato un tributo molto speciale a medici, infermieri, personale paramedico per il loro straordinario impegno e sacrificio durante questa pandemia”. Il team di volontari di Signis Pakistan ha anche distribuito razioni di cibo a 300 famiglie bisognose, in particolare a quelle che lavorano con salari giornalieri e hanno perso il lavoro.
P. Qaisar sottolinea inoltre: "I media hanno anche evidenziato, criticato e condannato alcuni dei gruppi islamici fondamentalisti, che hanno iniziato a distribuire le buste delle razioni per convertire le persone all'Islam invece di mantenere la priorità di aiutare le persone in mezzo a questa pandemia, e anche pochi gruppi con mentalità discriminatoria e di parte che hanno negato aiuti ai non musulmani nelle loro zone”.
Il frate conclude: “La pandemia di Covid-19 ci ha insegnato che la famiglia è il posto più importante e più sicuro del mondo. Ci ha insegnato che abbiamo bisogno dell'aiuto di Dio, che non siamo padroni della vita ma amministratori. È una lezione per l'intera umanità".
(AG-PA) (Agenzia Fides 27/11/2020)

P. Qaisar Feroz, presidente di Signis Pakistan

Condividi: