Kinshasa (Agenzia Fides) - “La nostra principale richiesta oggi è esprimere chiaramente rifiuto e indignazione di vedere imposti i cosiddetti 'nuovi animatori' della Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI), scelti tra coloro che hanno la pesante responsabilità del fallimento delle finte elezioni del 2018”. E' quanto dichiara all'Agenzia Fides il Comitato di coordinamento laicale (CLC) - organismo sviluppatosi nella comunità cattolica congolese - in seguito della marcia pacifica organizzata a Kinshasa domenica 19 luglio. La protesta popolare arriva in un clima politico che è teso da settimane. La società civile congolese è in fermento per due motivi: la nomina di Ronsard Malonda a capo del CENI; un disegno di legge per riformare la magistratura in discussione in Parlamento .
Ronsard Malonda fa parte del team che ha guidato la Commissione durante le elezioni del 2018, criticate da diverse piattaforme della società e osservatori internazionali per scarsa trasparenza. Anche il disegno di legge per riformare la magistratura è criticato da diverse componenti politiche e civili, che vedono in esso il tentativo di subordinare questa istituzione al Ministero della Giustizia, dunque di sottomettere il potere giudiziario a quello esecutivo.
"Il CLC ha accolto con favore la decisione del Presidente della Repubblica di non approvare il candidato che si vuole imporre a capo del CENI. Questo è un passo nella giusta direzione. Inoltre, il CLC incoraggia il capo dello Stato a continuare ad ascoltare le legittime aspirazioni del popolo e, soprattutto, di perseverare nella stessa direzione per tutte le altre esigenze che hanno giustificato la nostra mobilitazione, così come quella delle altre forze sociali e politiche della nazione ", afferma la dichiarazione inviata a Fides.
La marcia iniziata dal CLC ha visto la partecipazione di numerosi movimenti della società civile e si è svolta senza incidenti e senza violenza. I partecipanti affermano di essere pronti ad organizzare diverse manifestazioni, se le richieste del popolo non verranno prese in considerazione.
Le considerazioni e le manifestazioni del CLC seguono un recente messaggio della Conferenza episcopale nazionale della Repubblica Democratica del Congo (CENCO) che, da un lato ha espresso preoccupazione sul disegno di legge di riforma della magistratura; d'altro canto, sulla riforma della CENI, i Vescovi hanno ricordato che “i congolesi hanno bene a mente la caotica gestione delle elezioni del 2018. Molti hanno persino perso la fiducia nel nostro sistema elettorale. È quindi necessario rassicurare i futuri elettori del 2023 che le cose non saranno più come prima”.
(MP) (Agenzia Fides 21/7/2020)