Almaty (Agenzia Fides) - “Nei villaggi, anche a pochi chilometri dalle grandi città, sono molto diffuse situazioni di mancanza di lavoro, che riguardano in particolar modo le donne. Mentre gli uomini di solito riescono a racimolare i soldi per comprare una macchina e vengono in città a fare i tassisti o a inventarsi altri piccoli lavori precari, le donne restano bloccate nei piccoli centri, senza alcuna possibilità di poterne uscire e di crearsi un futuro. Proprio pensando a situazioni simili, a piccoli passi, la Caritas in Kazakhstan ha elaborato un progetto di microcredito: abbiamo acquistato delle macchine da cucire che servono alle donne, per produrre eco-borse che, come Caritas, stiamo già vendendo e distribuendo. Con l’aiuto di eventuali partner o sponsor, vogliamo acquistarne altre e allargarlo ad altre donne. Una volta che le partecipanti avranno restituito il credito, decideranno se continuare a lavorare con noi o se mettersi in proprio”. Lo racconta all’Agenzia Fides don Guido Trezzani, direttore nazionale di Caritas Kazakhstan.
La Caritas nel paese è molto impegnata sul versante dello sviluppo umano e della promozione sociale, economica e culturale a tutto tondo. Il Direttore racconta a Fides che, proprio in queste settimane è stato avviato anche un altro progetto dedicato alla formazione professionale per adulti e per ragazzi con disabilità: “Tempo fa avevamo iniziato a lavorare alla creazione di due serre, una a Talgar e l’altra ad Almaty. In una delle due abbiamo iniziato ufficialmente i lavori e stiamo già guardando al domani: abbiamo scoperto che in altre regioni ci sono spazi che potrebbero essere utilizzati per creazioni di altre serre e piantagioni. Tutto questo lavoro ci dà la possibilità di coltivare dei prodotti agricoli, dando lavoro ai ragazzi coinvolti”.
La formazione e lo sviluppo di competenze professionali rappresentano una priorità per la Caritas in Kazakistan che, negli ultimi anni ha attivato, tra gli altri progetti, un’iniziativa volta all’inserimento nel mondo del lavoro di persone affette da sindrome di Down ed una serie di corsi online di lingua inglese. (LF) (Agenzia Fides 21/2/2020)