Cotonou (Agenzia Fides) – Vigilia elettorale tesa in Benin, dove domani, domenica 28 aprile si tengono le elezioni legislative dalle quali sono stati esclusi i candidati dell’opposizione. Il 5 marzo la Commissione Elettorale ha infatti escluso le liste dell’opposizione permettendo solo ai candidati dei due partiti della maggioranza elettorale, i “Progressisti” e i “Repubblicani” di presentarsi al voto. In reazione alla decisione della Commissione Elettorale l’opposizione, con il patrocinio degli ex Presidenti Nicéphore Soglo e Boni Yayi, ha invitato la popolazione alla protesta. Le manifestazioni sono però state represse con metodi brutali, secondo quanto ha denunciato Amnesty International. “L’ondata di arresti arbitrari di militanti politici e di giornalisti e la repressione di manifestazioni pacifiche ha raggiunto un livello allarmante” afferma Amnesty International. “Proibire le proteste pacifiche e arrestare le persone che denunciano l'esclusione dei partiti di opposizione farà solo accrescere i disordini politici” avverte l’Ong per la difesa dei diritti umani.
I Vescovi si erano ufficialmente pronunciati sulla situazione socio-politica in una dichiarazione resa pubblica il 15 aprile presso la sede della Conferenza episcopale del Benin a Cotonou. “Dopo tre decenni di esperienza democratica, il Benin si trova di fronte ad una situazione inedita: delle elezioni legislative alle quali partecipano solo due partiti della stessa area politica” hanno scritto i Vescovi del Benin nel loro messaggio dal titolo “La pace: un fiore fragile” (vedi Fides 16/4/2019).
I Vescovi hanno inviato i fedeli alla preghiera e al digiuno durante il Triduo Pasquale per chiedere l’aiuto di Dio affinché ritornino in Benin la pace e la concordia. (L.M.) (Agenzia Fides 27/4/2019)