Brasilia (Agenzia Fides) – “La CNBB ribadisce il proprio impegno, soprattutto attraverso il dialogo, a collaborare alla ricerca del bene comune con le istituzioni sociali e coloro che, sostenuti dal voto popolare, sono eletti a governare il Paese”. Lo afferma la nota dei Vescovi che formano il Consiglio episcopale permanente della Conferenza episcopale brasiliana (CNBB), pubblicata in vista del secondo turno delle elezioni.
Domenica 28 ottobre infatti si svolgerà in Brasile, il paese più popoloso dell’America Latina, il secondo turno delle elezioni 2018 per eleggere il nuovo Presidente e, il governatore in alcuni Stati e nel Distretto federale. A confrontarsi per la presidenza sono Jair Bolsonaro, candidato del Partito social-liberale (Psl), e Fernando Haddad, candidato del partito dei lavoratori (Pd). Al primo turno, il 7 ottobre, Bolsonaro aveva ottenuto il 46,05 delle preferenze ed appare il favorito, anche se ultimamente Haddad sembra aver accorciato le distanze.
La nota dei Vescovi, pervenuta a Fides, ribadisce che “le elezioni sono un'occasione per l'esercizio della democrazia, che richiede candidati e progetti che puntino alla costruzione di una società in cui regnino la giustizia e la pace sociale. Spetta alla popolazione giudicare, nella libertà della propria coscienza, il progetto che risponde meglio ai principi del bene comune, alla dignità della persona umana, alla lotta all'evasione e alla corruzione, al rispetto delle istituzioni dello stato di diritto democratico e all'osservanza della Costituzione federale”.
Conformemente alla loro missione di pastori e profeti, i Vescovi assumono posizioni pastorali “in questioni sociali, economiche e politiche, non per ideologia, ma per l'esigenza del Vangelo che ci ordina di amare e servire tutti, preferibilmente i poveri”. Quindi richiamano quanto scritto nel loro Messaggio al popolo di Dio del 19 aprile scorso - “Non possiamo tacere quando la vita è minacciata, i diritti disprezzati, la giustizia corrotta e la violenza istituita" – e ricordano le testimonianze di tanti Vescovi che, nella storia del paese, si sono donati “al servizio della Chiesa a favore di una società democratica, giusta e fraterna”.
Il testo si conclude esortando “a deporre le armi dell’odio e della vendetta che hanno generato un clima di violenza, stimolato da notizie false, discorsi e posizioni radicali, che mettono a rischio le basi democratiche della società brasiliana. Ogni atteggiamento che inciti alla divisione, alla discriminazione, all'intolleranza e alla violenza deve essere superato”. (SL) (Agenzia Fides 27/10/2018)