AMERICA/MESSICO - Italiani scomparsi, il Cardinale Ortega: “Grave l’atteggiamento della polizia”

lunedì, 26 febbraio 2018 sequestro   politica   corruzione   diritti umani   violenza   giustizia  

Guadalajara (Agenzia Fides) – Quanto si è verificato nella vicenda dei tre uomini italiani scomparsi in Messico “è un fatto grave perché si conferma un dubbio e allo stesso tempo si verifica che ci sia infiltrazione criminale, che c'è corruzione”: lo ha dichiarato il Cardinale José Francisco Robles Ortega, Arcivescovo di Guadalajara (Messico) sul caso dei poliziotti di Tecalitlán che hanno confessato di avere consegnato al crimine organizzato tre uomini italiani scomparsi. La polizia di Tecalitlán è accusata di aver sequestrato e poi venduto a una banda di criminali i cittadini italiani Raffaele Russo, 60 anni, il figlio Antonio (25) e il nipote Vincenzo Cimmino (29), tutti napoletani, scomparsi il 31 gennaio scorso nella regione di Jalisco.
“È molto triste vivere con un atteggiamento di diffidenza nei confronti delle persone che rappresentano le istituzioni – ha detto il Porporato – e che dovrebbero offrire garanzie di sicurezza e tranquillità; ma è più grave ancora che questa diffidenza sia confermata”. Come appreso dall’Agenzia Fides, ieri, alla fine della messa domenicale, il Cardinale ha offerto delle osservazioni sulla vicenda: è deplorevole, ha detto, che nella società non ci si fidi delle autorità incaricate di garantire la sicurezza della cittadinanza. Il Porporato ha espresso il suo disappunto per il comportamento della polizia: invece di proteggere i cittadini e portare i criminali davanti alla legge, gli agenti finiscono per consegnarli al crimine organizzato, ha notato, aggiungendo che “questo è un fatto molto grave”.
Il Cardinale ha anche detto che il caso ha assunto un rilievo più ampio a livello di mass-media perché si tratta di tre stranieri ed europei, ma casi come questi sono diffusi: “In altre occasioni, dopo la celebrazione dell'Eucaristia - ha raccontato il Cardinale - due persone sono venute a chiedere preghiere per i parenti scomparsi”.
Secondo Ortega, la soluzione a questo problema è “insistere con le autorità perché adempiano al proprio dovere di offrire garanzie di protezione e sicurezza a tutti i cittadini, nonché perseverare nella lotta alla corruzione e all'impunità”. “Non possiamo abituarci a questo stato di cose; dobbiamo fare pressione sociale affinché ciò non avvenga", ha detto energicamente il Cardinale, esortando le autorità a intraprendere le azioni necessarie.
Inoltre, ha riferito, sebbene non vi sia stata finora alcuna minaccia contro i parroci della diocesi, in alcune comunità nella parte nord di Jalisco, molti di loro hanno scelto di adottare “misure prudenziali” come non uscire e camminare su strade poco battute. La violenza e la mancanza di sicurezza in Messico – ha concluso - sta portando il paese ad una situazione di rischio costante, a un clima di paura ed indifferenza, in cui risulta più facile tacere e contribuire al sistema di corruzione che permea le istituzioni. (CE) (Agenzia Fides, 26/02/2018)


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