AFRICA/BURUNDI - Accordo per la nomina del nuovo ministro dell’Interno e avvio del programma di disarmo della popolazione civile: la pace in Burundi va avanti

martedì, 10 maggio 2005

Bujumbura (Agenzia Fides)- “Bisogna avere pazienza, la strada è lunga e difficile ma negli ultimi giorni si sono registrati sviluppi positivi che fanno ben sperare per il proseguimento del processo di pace” dice all’Agenzia Fides una fonte della Chiesa locale commentando l’accordo raggiunto ieri a Pretoria (Sudafrica) tra il presidente burundese Domitien Ndayizeye ed il leader dell'ex milizia ribelle hutu “Forze per la Difesa della Democrazia” (FDD), Pierre Nkurunziza. L’intesa raggiunta riguarda la nomina del nuovo ministro dell’Interno, una questione che aveva fatto salire la tensione tra il i due uomini politici.
“Nell’ambito del governo di unione nazionale, esiste una procedura precisa per la sostituzione di un ministro” spiegano le fonti di Fides. “Il nuovo ministro infatti viene scelto da una terna di candidati presentati dalla varie forze politiche che sostengono il governo. Le Forze per la Difesa della Democrazia (FDD), l’ex movimento ribelle che è entrato nel governo di transizione, hanno però presentato un loro candidato, senza rispettare la procedura. È nata una crisi che ha portato all’autosospensione dal Consiglio dei Ministri dei rappresentanti delle FDD”.
“L’intervento del mediatore nominato dall’Unione Africana, il vicepresidente sudafricano Jacob Zuma è stato decisivo per risolvere la crisi” dicono le fonti di Fides.
Nell’ambito delle iniziative per riportare la pace in Burundi, è stato avviato ieri, 9 maggio, il programma di disarmo della popolazione civile (vedi Fides 6 maggio 2005), con una solenne cerimonia tenutasi a Gitega, a 145 chilometri dalla capitale Bujumbura. “La cerimonia si è svolta di fronte ai rappresentanti delle istituzioni e ai membri del corpo diplomatico. Il Presidente Ndayizeye è tornato appositamente dal Sudafrica per parteciparvi” dicono le fonti di Fides. “La scelta di Gitega è significativa. La zona è al centro del paese e qui nel 1993, allo scoppio della guerra civile, si verificarono alcuni dei peggiori massacri” affermano le fonti. “Iniziare il processo di disarmo a Gitega vuole quindi sottolineare la sua importanza per il processo di riconciliazione nazionale”.
Il Burundi andrà alle urne entro il prossimo 19 agosto, data stabilita dopo la decisione di estendere il mandato del governo di unità nazionale fino al 26 agosto, quando entrerà in carica il nuovo esecutivo democraticamente eletto. Il Presidente Ndayizeye e il capo delle FDD, Nkurunziza furono i firmatari dell’accordo di pace nel novembre del 2003 a Dar es Salaam, in Tanzania, che mise fine ad una sanguinosa guerra civile durata circa 12 anni e costata la vita a 300mila persone. (L.M.) (Agenzia Fides 10/5/2005 righe 34 parole 445)


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