EUROPA/ITALIA - Comboniani: nuove sfide dopo 150 anni di missione

martedì, 10 ottobre 2017 istituti missionari  

Roma (Agenzia Fides) – Cambiare prospettiva sulla figura del povero, che non è semplicemente destinatario passivo dell’azione missionaria, ma ne è il soggetto attivo e il collaboratore nella costruzione di una nuova umanità; considerare l’Europa come ambito di missione, bisognosa della luce del Vangelo; riqualificare il lavoro missionario attraverso servizi pastorali specifici in base all’ambiente e alle necessità delle persone; arricchire l’Istituto internazionale e multiculturale della nuova dimensione dell’interculturalità. Sono le quattro indicazioni essenziali che guideranno i Missionari Comboniani nei prossimi anni, secondo quanto stabilito dall’ultimo Capitolo generale dell’Istituto.
Fondati da Daniele Comnoni il 1° giugno 1867 come “Istituto per le Missioni della Nigrizia”, i Comboniani, che celebrano i 150 anni di impegno missionario, oggi sono circa 1.540 di 44 diverse nazionalità, operanti in 41 paesi di 4 continenti: Africa, America, Asia ed Europa. Nelle vicende e nei cambiamenti della storia in quest’ultimo secolo e mezzo di missione, i tre principi del metodo comboniano di evangelizzazione sono sempre rimasti patrimonio spirituale del fondatore: “salvare l’Africa con l’Africa”, cioè lavorare con i poveri perchè diventino i veri protagonisti della loro storia e del loro destino; “fare causa comune con la gente”, che significa condividerne la vita, i sogni, le lotte, le speranze; “evangelizzare come comunità” nel senso che la comunità diventa segno e strumento di evangelizzazione, ma anche che la missione richiede collaborazione e sinergia di forze per realizzarsi. (SL) (Agenzia Fides 10/10/2017)


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