Lahore (Agenzia Fides) - Un noto avvocato e difensore dei diritti umani, Malik Saleem Latif, che operava professionalmente a Nankana Sahib, in Punjab, è stato ucciso ieri, 30 marzo, in un agguato con colpi di arma da fuoco, mentre era in sella a una motocicletta guidata da suo figlio, a pochi metri dalla loro casa. I due si stavano recando al tribunale distrettuale di Nankana Sahib per lavoro. L'avvocato era un leader della comunità Ahmadiyya, minoranza religiosa musulmana che in Pakistan è perseguitata. Il figlio è stato ferito ma ha riportato lesioni non gravi e non è in pericolo di vita. L'attacco è stato rivendicato dal gruppo terrorista Lashkar-e-Jhangvi (LEJ) al-Alami che in comunicato ha reso noto che Latif è stato ucciso “per la diffusione di credenze ahmadi nella regione”. La polizia di Nankana ha detto di aver arrestato un sospetto di nome Rashid. Gli stessi membri di questo gruppo islamico hanno più volte minacciato di morte l'avvocato cristiano Sardar Mushtaq Gill, scampato a un simile attentato mesi fa mentre tornava a casa con la sua famiglia da Lahore a Bhai Pheru.
Come leader della comunità Ahmadiyya a Nankana Sahib, Latif era nel mirino di numerosi gruppi militanti. E' il primo attacco mirato verso un importante membro della comunità Ahmadiyya nel 2017. Un rapporto sulla persecuzione affrontata dagli Ahmadi, appena pubblicato, rende noto che sei musulmani ahmadi sono stati uccisi per la loro fede lo scorso anno. Gli ahmadi sono considerati “non musulmani” ed “eretici” e il Consiglio dell’Unione degli Ulema del Pakistan ha emesso diversi pronunciamenti contro di loro.
Saleemuddin, portavoce della comunità, nota che il governo non è riuscito ad attuare il piano d'azione nazionale per fermare quanti "incitano all'odio contro Ahmadi. Ben 700 articoli che fomentano la violenza sono stati pubblicati in quotidiani nazionali l'anno scorso".
A dicembre scorso la moschea Ahmadiya a Dolmial, nel distretto di Chakwal (Punjab), è stata attaccata da una folla di circa mille persone, musulmani sunniti armati di pietre che sono penetrati nel luogo di culto, abusando dei fedeli presenti.
La Ahmadiya è un movimento religioso di matrice islamica, nato nel subcontinente indiano e diffuso a livello internazionale in oltre 200 paesi. Il fondatore, Mirza Ghulam Ahmad (1835 - 1908), nel 1889 si presentò come rinnovatore e riformatore della religione islamica. La missione precipua del nuovo profeta era quella di far rivivere il messaggio pacifico dell’islam. Per le correnti maggioritarie dell'islam si tratta, invece, di una minoranza "eretica" e dunque violentemente avversata. (PA) (Agenzia Fides 31/3/2017)