AFRICA/CONGO RD - Forte partecipazione all’anniversario dell’uccisione di p. Machozi; luce sui tre assunzionisti rapiti?

martedì, 21 marzo 2017 missionari uccisi  

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Kinshasa (Agenzia Fides) - “Città morta” a Butembo nel primo anniversario dell’assassinio di p. Vincent Machozi, sacerdote assunzionista, che denunciava lo sfruttamento illegale del coltan nella regione (vedi Fides 22/3/2016). P. Machozi venne ucciso nella notte del 20 marzo 2016 nel villaggio di Vitungwe-Isale, a 15 km da Butembo nel Territorio di Beni (Provincia del Nord Kivu nell’est della Repubblica Democratica del Congo).
Tutta la popolazione di Butembo ha fermato le attività per partecipare alla commemorazione del coraggioso sacerdote, animata dal club “Amici di p. Vincent” che ha presentato un video sulle gesta del padre ucciso. Una messa di suffragio è stata celebrata presso la parrocchia Lyambo de Kalemire.
Nel frattempo appare forse una luce sulla scomparsa dei tre padri padri assunzionisti (Agostiniani dell’Assunzione) di nazionalità congolese, Jean-Pierre Ndulani, Anselme Wasikundi e Edmond Bamutute, scomparsi la sera del 19 ottobre 2012 dalla loro parrocchia Notre-Dame des Pauvres di Mbau, a 22 km da Beni(vedi Fides 22/10/2012). Al processo in corso a Beni a carico di Mwami Bolembo Kanzira, detto Radjabu uno dei capi dell’ADF (Allied Democratic Forces), il gruppo di origine ugandese responsabile del rapimento, è emerso che i tre religiosi sarebbero stati rapiti perché entrati in possesso in maniera accidentale di una somma di denaro destinata all’ADF.
Secondo quanto dichiarato dallo stesso comandante ribelle, un pacco con denaro destinato all’ADF era stato portato in elicottero, forse della MONUSCO (Missione ONU in Congo) da Kamango (località congolese a 80 km da Beni) e poi gettato in un campo nei pressi di Mbau dove avrebbe dovuto essere recuperato dai guerriglieri. Una contadina lo ha raccolto per caso e lo ha portato alla parrocchia per custodirlo in attesa che venissero trovati i proprietari. Ma i guerriglieri venuti a conoscenza della cosa avrebbe deciso di rapire i sacerdoti per recuperare la somma di denaro. Il comandante dell’ADF non ha precisato la sorte dei tre assunzionisti. Il suo racconto è però tutto da verificare e la corte di Beni non ha concluso ancora i lavori. (L.M.) (Agenzia Fides 21/3/2017)


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