AMERICA/TRINIDAD E TOBAGO - Violenza, droga e armi: preoccupazione delle Chiese cristiane per gli omicidi e i mali sociali

mercoledì, 28 dicembre 2016 violenza   chiese locali  
Violenza, droga e armi

Violenza, droga e armi

Port of Spain (Agenzia Fides) – "C'è molta rabbia nel paese insieme ad una quantità eccessiva di droga e armi e che sono facilmente disponibili": questa la preoccupazione dell'Arcivescovo di Port of Spain, Sua Ecc. Mons. Joseph Harris, che insieme al Vescovo anglicano il Rev. Claude Berkley e al Rev Daniel Teelucksingh, della Chiesa presbiteriana, ha denunciato i mali sociali e la spirale di omicidi che colpisce la comunità di Trinidad e Tobago.
"Un omicidio è già abbastanza grave, quindi oltre 400 omicidi è un fatto terribile. Non possiamo vivere in questo modo" ha denunciato Mons. Harris ieri, 27 dicembre, dopo la pubblicazione del rapporto di The National Joint Action Committee (NJAC) che informava degli oltre 400 omicidi e di più di 100 morti per incidenti stradali.
Sembra che Trinidad e Tobago stia "camminando nelle tenebre" e attende ancora di vedere la luce di Gesù Cristo perché c'è violenza ogni giorno. "Il messaggio delle Scritture è che le persone che camminavano nelle tenebre videro una grande luce. Noi invece sembra che siamo ancora nel buio e non vediamo la luce di Gesù Cristo. Abbiamo provato tutti i tipi di ‘ismi’ ... il comunismo, il socialismo, il capitalismo ma nessuno ci aiuta nel modo di vita. Dobbiamo allontanarci da questi ‘ismi’ e cercare il cristianesimo" ha esortato Mons. Harris.
Mons. Harris ha concluso il suo commento rilevando che forse è stata la prima volta che le celebrazioni della vigilia di Natale hanno avuto cambiamenti di orario per l’insicurezza e la paura della gente. "Gli omicidi a Trinidad e Tobago sono così tanti e terribili che possiamo superare la situazione di Aleppo e di Berlino" ha detto Mons. Harris.
(CE) (Agenzia Fides, 28/12/2016)


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