AMERICA/MESSICO - Tijuana apre le parrocchie ai migranti haitiani

lunedì, 10 ottobre 2016 rifugiati   politica   aree di crisi   catastrofi naturali  
Haitiani a Tijuana

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Haitiani a Tijuana

Tijuana (Agenzia Fides) – “Sto parlando con i sacerdoti, in modo che nel più breve tempo possibile, alcune parrocchie possano essere attrezzate come luoghi di accoglienza per gli haitiani, e necessario infatti accoglierli in luoghi degni” ha detto l'Arcivescovo di Tijuana, Sua Ecc. Mons. Francisco Moreno Barron. Tutto ciò richiede un grande sforzo organizzativo, perché non si hanno risorse adeguate, tuttavia "penso che se si apre il cuore, tutto il resto, anche improvvisato, si farà molto bene". Ci vorrà un certo tempo, ma stiamo lavorando in fretta sul progetto, perché l'Arcidiocesi stessa deve prendersi le proprie responsabilità seriamente di fronte a queste pressanti esigenze, afferma la nota pervenuta a Fides riportando le parole dell’Arcivescovo.
"Il Messico può passare alla storia per la sua vocazione umanitaria e può dare un esempio di come tratta i migranti in una situazione come quella che si sta verificando in questo momento, questa situazione ci mette sulla scena mondiale in modo notevole" ha detto Mons. Moreno Barron che ha poi concluso: "In questo momento non possiamo permettere o tollerare il razzismo, siamo una società inclusiva".
Secondo dati raccolti da Fides, sono 8 mila gli haitiani arrivati negli ultimi 4 mesi a Tijuana, città messicana di frontiera con gli Stati Uniti, in attesa di ottenere un visto umanitario per entrare negli USA. I recenti cambiamenti della politica migratoria statunitense hanno però bloccato i tentativi di questo gruppo.
(CE) (Agenzia Fides, 10/10/2016)


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