ASIA/INDIA - Istruzione, cibo e protezione per le ragazze orfane e con famiglie precarie

venerdì, 19 dicembre 2014

Visakhapatnam (Agenzia Fides) - Le Suore di San Luigi, hanno iniziato il loro lavoro nella diocesi indiana di Visakhapatnam, nell’Andhra Pradesh, nel 1986. Dopo essere arrivate nel villaggio isolato di Yellamanchilli, dove la maggior parte degli abitanti, che lavorano la terra o nelle miniere di carbone della zona, sono analfabeti, e aver studiato la situazione del luogo e, soprattutto, le loro esigenze primarie, hanno deciso di aprire un orfanotrofio che potesse dare alle ragazze ospiti istruzione, cibo e protezione. La maggior parte sono orfane, le poche che hanno famiglia non sono assolutamente in grado di essere sostenute per l’alimentazione o l’istruzione. Le suore hanno anche una scuola primaria e secondaria e provvedono alle esigenze delle ragazze fino ai 15 anni di età.
La responsabile del Centro, suor Pushpa Rani, indiana, dell’ordine di San Luigi, laureata in Medicina e specializzata in Ginecologia a Torino, descrive a padre Adolfo Porro, referente di Madian Orizzonti onlus, dei religiosi Camilliani di Torino, che sostiene l’orfanotrofio in cui si trovano oggi 40 ragazze, le difficoltà che sta attraversando la struttura.
“Il nostro lavoro è accoglierle, sfamarle, proteggerle dai tanti pericoli che le ragazze indiane orfane, e non solo, corrono, e dare loro una istruzione – scrive la religiosa nella lettera pervenuta all’Agenzia Fides -. Molte sono le studentesse che hanno terminato i loro studi da noi e che adesso lavorano o stanno continuando gli studi nelle scuole superiori della regione. Purtroppo iniziano a scarseggiare le risorse per dar loro da mangiare. Due suore lavorano in una scuola della zona, oltre che nella nostra, e io in ospedale, ma con il nostro modesto stipendio non riusciamo più a mantenere la comunità e le ospiti e rischiamo il tracollo”. Suor Pushpa conclude augurandosi che la generosità di qualcuno possa aiutarle e, soprattutto, possa aiutare quelle che chiama “le nostre ragazze”. (AP) (19/12/2014 Agenzia Fides)


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