Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Giovanni Paolo II, è stato definito “il Papa itinerante, il Papa missionario, il Papa evangelizzatore”, che sulle orme dell’Apostolo Paolo “si è fatto tutto a tutti”, consumando se stesso nell’ardente desiderio di portare fino agli estremi confini della terra l’annuncio di Cristo. Aveva cominciato il suo servizio di Vescovo di Roma con l’esortazione “Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo!”: era il 22 ottobre 1978, Giornata Missionaria Mondiale, giorno inaugurale del suo ministero di Pastore universale. L’Arcivescovo di Cracovia, il Card. Karol Wojtyla (1920-2005), era stato eletto il 16 ottobre, a 58 anni.
Tale circostanza venne evidenziata dallo stesso Pontefice nel suo primo Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale, del 14 giugno 1979, in cui ricordava la “felice coincidenza”: “Non potei omettere, tra le intenzioni primarie che fervevano nel mio animo in quella solenne circostanza, il riferimento al problema sempre attuale ed urgente della dilatazione del Regno di Dio tra i popoli non cristiani”. Giovanni Paolo II ha rivolto al mondo 26 messaggi per la Giornata Missionaria. Filo conduttore è stato l’invito alla corresponsabilità di tutte le componenti della Chiesa all’opera di evangelizzazione del mondo, ancora agli inizi, sottolineando il ruolo centrale svolto dalle Pontificie Opere Missionarie per l’animazione e la cooperazione missionaria.
I suoi intensi 26 anni di pontificato, a cavallo tra il ventesimo e il ventunesimo secolo, difficilmente possono essere sintetizzati. Sin dall’inizio ha utilizzato ogni circostanza e ogni mezzo (viaggi, udienze, visite Ad Limina, catechesi, incontri, ecc.) per ricordare a tutti la permanente validità del mandato missionario della Chiesa e soprattutto per mantenere sempre viva la coscienza missionaria del Popolo di Dio. Tra gli avvenimenti salienti con una specifica connotazione missionaria ricordiamo l’enciclica “Redemptoris missio” sulla “permanente validità del mandato missionario” della Chiesa, del 7 dicembre 1990, considerata una pietra miliare per il mondo missionario.
Nel quadro delle catechesi tenute durante l’udienza generale del mercoledì, dal 5 aprile al 21 giugno 1995 Giovanni Paolo II ha dedicato un ciclo sistematico di 9 catechesi agli elementi fondamentali ed essenziali della missione della Chiesa, ai capisaldi su cui essa si fonda, nonché alle nuove sfide della missione ed alle questioni legate al crescente impegno per l’ecumenismo.
Nel suo Pontificato Giovanni Paolo II ha compiuto 104 viaggi missionari, visitando 129 nazioni e 617 città. Durante questi viaggi ha pronunciato un totale di 2.382 discorsi e ha percorso 1.162.615 chilometri. Oltre a questi viaggi internazionali il Santo Padre ha compiuto 146 viaggi in Italia durante i quali ha visitato 259 località e ha pronunciato 906 discorsi.
In vista del Grande Giubileo dell’Anno 2000, ha convocato e presieduto le Assemblee speciali del Sinodo dei Vescovi per analizzare e studiare la situazione dei diversi continenti, facendo convenire a Roma gli Episcopati di Africa, Asia, America, Oceania, Europa. Gli orientamenti emersi da quelle storiche assise sono stati raccolti in altrettante Esortazioni apostoliche. Durante il suo pontificato, Giovanni Paolo II ha elevato agli onori degli altari 1.641 persone di tutte le condizioni sociali e di tutti gli stati religiosi, tra cui numerosi missionari delle giovani Chiese. E’ stato beatificato dal suo Successore, Benedetto XVI, il 1° maggio 2011.
Il Papa “venuto da lontano”, come si definì nel primo incontro con i fedeli, al momento di chiudere il Grande Giubileo per i 2000 anni dalla nascita di Gesù, dopo 23 anni di pontificato, rinnovò l’esortazione alla fiducia, alla speranza e alla missione per il terzo millennio: “Duc in altum!”. (SL) (Agenzia Fides 26/04/2014)