AFRICA/SUD SUDAN - I deputati del Sud Sudan chiedono provvedimenti urgenti dopo i recenti massacri nello Stato di Jonglei

mercoledì, 24 agosto 2011

Juba (Agenzia Fides)- I deputati del sud Sudan hanno approvato una serie di risoluzioni con le quali chiedono il dispiegamento urgente di forze militari e di polizia nello Stato di Jonglei, l’avvio del processo di riconciliazione e l’invio di aiuti umanitari alle vittime dei recenti scontri tribali che hanno provocato più di 600 morti.
I deputati hanno votato le risoluzioni dopo aver ascoltato una relazione del Ministro degli Interni Gier Chuang sugli scontri che hanno opposto la popolazione Murle ai Lou Nuer. Questi scontri hanno provocato oltre 600 vittime.
Il Ministro ad interim dell'Informazione Barnaba Marial Benjamin ha affermato che l'Assemblea nazionale ha offerto un contribuito di idee per fermare i furti di bestiame che sono all’origine di vendette e faide tra le diverse popolazioni dello Stato di Jonglei.
Secondo la Missione dell’ONU in sud Sudan (UNMISS) nei recenti scontri nello Stato sono state uccise oltre 600 persone, altre 750 sono rimaste ferite, mentre la continua insicurezza dell’area ha costretto alla fuga circa 250.000 persone.
Il Sud Sudan, indipendente dal 9 luglio, vede moltiplicarsi i focolai di tensione in diverse aree del suo territorio. Oltre alle dispute sul controllo dei pascoli e ai furti di bestiame, vi sono tensioni politiche per la presenza di alcuni gruppi armati. Il governo di Juba accusa quello di Khartoum (nord) di alimentare le violenze per esercitare pressioni sul nuovo Stato, che detiene la maggior parte delle riserve petrolifere del vecchio Sudan unitario (L.M.) (Agenzia Fides 24/8/2011)


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