AFRICA/SIERRA LEONE - Il contributo del misterioso popolo dei Mani alla costruzione della moderna Sierra Leone

sabato, 21 maggio 2011

Roma (Agenzia Fides) - Il misterioso popolo dei Mani percorse le strade dell’Africa Occidentale dall’inizio del XVI secolo fin quasi all’inizio del XVII secolo. Quasi sconosciuto e ignorato anche dai libri di storia, questo popolo, sconfitto da un coraggioso manipolo di abitanti confederati insieme - i Limba con gli Yalunka e i Susu con i Fula - segna indelebilmente la storia della Sierra Leone e dei popoli vicini, perché impone un nuovo stile di vita, rinnova completamente la classe dominante e riunifica politicamente le piccole comunità disorganizzate sparse sul territorio dell’attuale repubblica della Sierra Leone.
Il popolo dei Mani - una scheggia fuoriuscita dal grande impero del Mali che si era da poco disintegrato - emigra dalle proprie terre per cercare nuovi lidi dove vivere meglio. Lungo la strada, guidato da una donna guerrigliera, la terribile Macarico (o il Mansa-Rico), recluta i suoi combattenti (i Sumba) che si nutrono di carne umana e non lasciano scampo a quanti non accettino il suo predominio. Dopo aver perso il proprio condottiero carismatico, la sorte guida i Mani verso la Sierra Leone e in quelle terre, la terribile carovana, sconfitta in alcune battaglie decisive, finalmente si ferma. Lì stabiliscono quattro regni vassalli di un imperatore che sta nelle retrovie, a Capo del Monte, in Liberia, a cui inviano annualmente i propri tributi. Lentamente si assimilano alla vita, ai costumi e alle tradizioni degli abitanti conquistati e finiscono per scomparire geneticamente dalla lista dei popoli. Contemporaneamente condizionano e mutano la secolare vita degli abitanti di quelle terre dando loro un ritmo di vita, delle istituzioni e delle forme di organizzazione politica completamente nuove.
A svelare la storia in larga parte sconosciuta dei Mani, è un missionario che ha trascorso lunghi anni in Sierra Leone, p. Gerardo Caglioni, sx, che in un suo recente saggio (“La leggendaria storia dei Mani”, Infinito edizioni) descrive anche le loro forme di vita, le istituzioni, la religione e certe tradizioni ultrasecolari che quella terra aveva conservato gelosamente per secoli e che in qualche modo hanno condizionato anche la presenza dei Mani giunti nella Sierra Leone. Oltre a contribuire alla conoscenza della storia antica della Sierra Leone, riempiendo una lacuna rimasta vuota da troppo tempo, il saggio apre alla comprensione di un’altra epoca, meno sconosciuta, ma non certo più studiata, che racconta la storia della conversione di alcuni di questi re Mani che, assieme ai loro famigliari e ad alcuni anziani eminenti, entrarono nella Chiesa cattolica e diedero vita ad una felice esperienza cristiana nella Sierra Leone. Furono proprio questi re - che scaturivano dalla conquista Mani - che favorirono l’accoglienza della religione cattolica nei loro regni a facilitarono il cambio di alcuni cattivi costumi, radicati in quelle terre. (GC/SL) (Agenzia Fides 21/05/2011)


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