AFRICA/CONGO RD - La RDC verso le elezioni di novembre, tra luci ed ombre

giovedì, 19 maggio 2011

Kinshasa (Agenzia Fides) - La Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) della Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha reso pubblico il calendario elettorale, che prevede le prossime elezioni presidenziali e legislative (elezioni dei deputati nazionali) per il 28 novembre 2011. La Rete Pace per il Congo (promossa dai missionari che operano nel Paese) ha inviato all’Agenzia Fides alcune valutazioni sul processo elettorale.
“La CENI ha accumulato un grande ritardo nella revisione delle liste elettorali e, quindi, nella preparazione e distribuzione del materiale elettorale, come le schede elettorali” si legge nell’analisi inviata a Fides. Il Parlamento e il Governo inoltre non hanno ancora approvato la revisione della legge elettorale. Per di più la Società Civile denuncia molte lacune e irregolarità già a livello della revisione ancora in corso delle liste elettorali. L’opposizione, che concentra la sua attenzione sulle elezioni presidenziali a scapito delle elezioni dei deputati, denuncia inoltre l’incostituzionalità del calendario elettorale pubblicato dalla CENI, in quanto esso prevede l’entrata in funzione del nuovo Presidente eletto il 20 dicembre 2011, invece del 6 dicembre, data in cui scade il mandato dell’attuale Presidente. “La constatazione di questi ritardi, irregolarità e carenze provoca dubbi e perplessità sulla reale possibilità di andare alle elezioni in condizioni normali e trasparenti” sottolinea la Rete Pace per il Congo.
“Di fronte a questa realtà, ci possono essere, fra le altre, due possibilità” afferma il rapporto. “La prima è quella di non accettare il calendario elettorale proposto dalla CENI, cosa che implicherebbe ulteriori ritardi. Nel momento attuale, forse, sarebbe una decisione suicida per tutti e che provocherebbe un caos irrimediabile. La seconda è quella di accettare, in modo critico ma responsabile, il calendario elettorale proposto dalla CENI”.
“Sapendo che, in democrazia, le elezioni non sono un fine in se stesso e nemmeno una corsa al potere in vista dell’arricchimento personale, ma la via maestra per accedere al governo del Paese in vista del bene comune, si tratta di accettarne i limiti e le insufficienze e di apportarvi possibili correzioni e miglioramenti” conclude la Rete Pace per il Congo. (L.M.) (Agenzia Fides 19/5/2011)


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