AFRICA/CONGO RD - “I popoli di Congo, Rwanda e Burundi vogliono la pace” affermano i Vescovi dei tre paesi della regione dei Grandi Laghi

giovedì, 8 luglio 2004

Kinshasa (Agenzia Fides)- “Perché continuare a fare tanto male al prossimo, al proprio vicino?”. È in questa domanda di mons. Simon Ntamwana, Arcivescovo di Gitega (Burundi), che si può riassumere il senso dell’ 8° Assemblea dell’Associazione delle Conferenze Episcopali dell’Africa Centrale (ACEAC), svoltasi a Kinshasa (capitale della Repubblica Democratica del Congo) dal 5 al 7 luglio. Alla riunione hanno partecipato i Vescovi dei paesi della regione dei Grandi Laghi (RDC, Rwanda, Burundi). “Dobbiamo incoraggiare i gruppi che combattono e che mettono a repentaglio la pace nella regione, a sedersi al tavolo dei negoziati perché si metta fine alla violenza una volta per tutte” ha affermato che mons. Ntamwana, che è anche il secondo vicepresidente dell’ACERAC.
I Vescovi dei tre paesi si sono impegnati a aiutare il processo di pace nella regione, apportando il loro contributo alla conferenza di pace regionale che si terrà nel novembre di quest’anno.
Secondo mons. Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo di Kisangani e Presidente della Conferenza Episcopale congolese, le guerre che affliggono la regione non sono volute dai popoli: “La guerra è stata strumentalizzata da certe persone interessate solo al potere. Non c’è una guerra tra i popoli di Congo, Rwanda e Burundi”. L’Arcivescovo di Kisangani ha aggiunto: “La Chiesa è desiderosa del benessere della popolazione. Per questo tiene in grande considerazione la conferenza sulla regione dei Grandi Laghi, in corso di preparazione”. (L.M.) (Agenzia Fides 8//7/2004 righe 23 parole 255)


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