AMERICA/COLOMBIA - A causa delle piogge il paese di Gramalote è destinato a scomparire

lunedì, 20 dicembre 2010

Bogotà (Agenzia Fides) – Circa seimila persone hanno lasciato le loro case in un villaggio a nord-est della Colombia, in quanto il ministro dell'interno ha affermato che probabilmente fra qualche giorno "non esisterà più", in quanto è in procinto di scomparire sotto una massa di terra e fango. La combinazione tra terremoto e frana causata dalle forti piogge minaccia, da venerdì 17 dicembre, il villaggio di Gramalote, che si trova circa 400 chilometri a nordest di Bogotà.
Secondo il Coordinatore della Commissione regionale per i disastri (CREPAD), 2.700 persone delle tre mila che abitano nel centro storico di Gramalote, sono partite alla volta di Cucuta, El Zulia e Santiago. In meno di due giorni oltre 400 case sono crollate e un numero indefinito presenta crepe o lesioni che le rendono inagibili.
Il bilancio delle vittime delle piogge che hanno interessato quest'anno la Colombia, e si sono intensificate nelle ultime settimane, è arrivato a 281 morti e 271 feriti, secondo un rapporto pubblicato dalla Direzione Nazionale di Soccorso della Croce Rossa. Il direttore di questa agenzia umanitaria, Carlos Ivan Marquez, ha aggiunto che per lo stesso motivo ci sono 68 dispersi e oltre 2,2 milioni di senzatetto in tutto il paese. Nello stesso rapporto si legge dell'aumento del numero di case distrutte che sono oltre 3.100.
Gramalote era una cittadina situata sulla cordigliera orientale delle Ande, in un territorio montagnoso, molto aspro e circondato da montagne che hanno causato diverse frane e divorato praticamente tutto il territorio cittadino. Il sindaco del paese, Rafael Ángel Celis, ha chiesto alle autorità il supporto aereo per evacuare i residenti. “In questo momento Gramalote sembra una città fantasma, le strade vuote, le case che crollano da sole, la terra che si apre e e fra poco la città può scomparire completamente”, ha detto il sindaco. (CE) (Agenzia Fides, 20/12/2010)


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