AFRICA/SUDAN - Le elezioni devono consolidare la pace e promuovere lo sviluppo, auspica la Caritas

sabato, 10 aprile 2010

Khartoum (Agenzia Fides) – Le elezioni in Sudan devono consolidare la pace e promuovere lo sviluppo. Ulteriori violenze non faranno altro che far regredire il processo di pace, mettendo in pericolo le operazioni di assistenza a milioni di persone a rischio di povertà, morte e disperazione. E’ quanto auspica la Caritas internationalis in un suo comunicato, inviato all’Agenzia Fides, sulle elezioni dell’11-13 aprile in Sudan. P. Pierre Cibambo, responsabile per l’Africa di Caritas internationalis, afferma: “E’ imprescindibile assicurare elezioni libere, trasparenti e con ampia partecipazione. Le disposizioni dell’Accordo generale di Pace devono essere applicate completamente e fedelmente. Tutte le parti devono astenersi dalla violenza”.
L’Accordo generale di Pace del 2005 ha messo fine a una lunga guerra tra nord e sud, ma ora è necessario un maggiore impegno affinchè i sudanesi possano vivere con dignità e nella pace. Secondo la Caritas sono almeno 2,7 milioni le persone ancora sfollate che hanno bisogno di aiuto per essere reinserite nella società. Nel 2009 il paese ha subito una grave crisi alimentare che ha provocato fenomeni di malnutrizione nella metà dei bambini. La Caritas è presente in tutto il Sudan. Nel Darfur sta aiutando circa 350mila persone, di cui 240mila hanno perso la loro casa, fornendo acqua potabile, assistenza medica, attività per la costruzione della pace e strumenti per il sostentamento. Inoltre la Caritas assiste 58mila rifugiati sudanesi che vivono nei campi nella zona orientale del Ciad. Nel Sudan meridionale la Caritas fornisce aiuti alimentari, sementi e cibo in cambio di lavoro, a circa 35mila persone, soprattutto nelle zone di Ezo, Tombura e Nagero, che sono molto lontane e pericolose perché altre agenzie umanitarie vi possano lavorare. (SL) (Agenzia Fides 10/04/2010)


Condividi: