AFRICA/SUDAN - Attese estenuanti per i profughi nei campi di transito che vertono in condizioni di totale precarietà

mercoledì, 21 febbraio 2024

Khartoum (Agenzia Fides) – “Mancano i servizi più elementari, i rifugiati del campo di Gorom, ovest di Juba, capitale del Sud Sudan, faticano a procurarsi il cibo”. E’ l’appello lanciato da una fonte locale in merito al deterioramento delle condizioni e le grandi difficoltà di uno dei campi presenti nel Paese. I rifugiati faticano a procurarsi il cibo. “Le organizzazioni umanitarie spendono 8 dollari al mese per persona sufficienti solo per un pasto al giorno".

“I servizi sanitari sono quasi inesistenti e i malati in condizioni di salute croniche si ritrovano ad affrontare grandi sofferenze. Il centro medico del campo dovrebbe servire 2000 persone, mentre attualmente il campo ospita più di 18.000 rifugiati con un solo medico di laboratorio. Alcuni pazienti vengono trasferiti all'ospedale di Juba, ma hanno difficoltà a ricevere le cure perché non possono pagarle.”

Un altro settore totalmente penalizzato è quello dell’istruzione, “a Gorom non ci sono scuole di base e solo una scuola secondaria, ma finora gli studenti sudanesi non sono stati accettati. Il Governo è al fianco dei rifugiati, ma non ha le capacità o le risorse per fornire loro servizi e assistenza".

Secondo la Displacement Tracking Matrix dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), al 4 febbraio 2024 si contano 542.199 persone fuggite dalla guerra in Sudan, che dura da oltre 10 mesi, verso il Sud Sudan. Circa un quinto di loro sono sudanesi, l'80% sono cittadini non sudanesi, per lo più rifugiati sud sudanesi. Inoltre, una denuncia di una imminente catastrofe umanitaria che minaccia la vita di migliaia di rifugiati sudanesi in Sud Sudan è stata fatta dall'organizzazione Youth for Darfur Mashad. Hanno dichiarato che oltre 4 mila persone soffrono di una grave carenza di bisogni primari. "Il silenzio di molte organizzazioni umanitarie internazionali riguardo alla fornitura di aiuti rappresenta un serio pericolo per i rifugiati sudanesi in Sud Sudan, che potrebbe portare a un peggioramento delle condizioni di vita nei campi che già soffrono per la mancanza di cibo e medicine".

I rifugiati sudanesi affrontano attese estenuanti nei campi sovraffollati del Sud Sudan. Molti trascorrono mesi in campi di transito, nella speranza di poter tornare presto a casa. Secondo le stime delle Nazioni Unite ogni giorno arrivano in Sud Sudan circa 1.500 persone sfollate a causa del conflitto, e dall'inizio (vedi Agenzia Fides 22/4/2023) quasi otto milioni di persone, metà delle quali bambini, sono fuggite dal Paese. Inoltre, circa 25 milioni di persone, più della metà della popolazione sudanese, hanno bisogno di assistenza umanitaria, mentre si stima che 3,8 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrano di malnutrizione.

(AP) (Agenzia Fides 21/2/2024)


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