ASIA/INDIA - Appello per salvare migliaia di bambini indiani e le loro famiglie colpite dalla più pesante alluvione degli ultimi 106 anni

martedì, 6 ottobre 2009

Roma (Agenzia Fides) - E’ emergenza alluvione nell’India del Sud in particolare per Andhra Pradesh, Karnataka, e Maharashtra. Gli indiani dell’India del sud si trovano oggi dinanzi a un’altra, grave tragedia. Il governo stima che le persone colpite dalla catastrofe siano più di 1.300.000, centinaia sono già morte e migliaia di bambini e famiglie sono a rischio della vita, circa quattrocento sono i villaggi coinvolti. Almeno 200.000 persone sono senza casa. Tutte le coltivazioni sono andate perdute: migliaia di agricoltori, oltre ad aver perso parenti e case, ora sono facile preda degli usurai. Per far fronte a questa tragedia, insieme ai missionari e ai volontari laici del posto, l’Organizzazione onlus “Italia Solidale”, presente dal 1998 nelle zone dell’Andhra Pradesh e Karnataka, ha lanciato un appello per aiutare migliaia di bambini, famiglie e comunità. All’Organizzazione sono giunte alcune richieste d’aiuto, come ad esempio quella di Padre John Payikattu, che ha mandato un sms in cui scrive: “Cari amici, c’è acqua ovunque, aiutateci. La gente cerca riparo, cibo, ecc”. P. Luis Raju invia questo altro messaggio: “Il nostro Stato è in grave difficoltà a causa delle serie inondazioni che ci stanno colpendo. Il fiume Krishna è straripato e le zone circostanti sono sommerse dall’acqua. La mia parrocchia si trova in una delle zone più gravemente colpite. E’ sotto il controllo del Governo”.
Italia Solidale in questi anni, collaborando con missionari e laici locali di 32 località, ha sostenuto, attraverso le adozioni a distanza la povera realtà delle famiglie aiutandole ad affrontare non solo le difficoltà materiali, ma anche i condizionamenti culturali (come quello delle caste, della dote, della dipendenza delle donne dai mariti, delle discriminazioni basate sulla fede religiosa,…) che influiscono sulle condizioni di vita delle persone. L’Organizzazione ora dispone di una fitta rete di missionari e volontari laici che già sostengono 3000 famiglie e 600 comunità che sono in prima linea di fronte all’emergenza. (AP) (6/10/2009 Agenzia Fides; Righe:27; Parole:334)


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