AMERICA/COSTA RICA - Dal III Congresso Missionario nazionale l’impegno a “consolidare il senso di appartenenza alla Chiesa discepola e missionaria di Cristo, per assumere l’impegno dell’evangelizzazione dove ve ne è più bisogno”

lunedì, 14 settembre 2009

San José (Agenzia Fides) – “Consolidare il nostro senso di appartenenza alla Chiesa discepola e missionaria di Cristo, per assumere l’impegno della evangelizzazione dove ve ne è più bisogno”. È questo l’obiettivo generale che ha caratterizzato i lavori del III Congresso Missionario Nazionale sul tema “Guai a me se non annuncio il Vangelo”, svoltosi dal 3 al 6 settembre su iniziativa del Consiglio Nazionale delle Missioni (CONAMI) della Conferenza Episcopale del Costa Rica.
Come si apprende da un comunicato conclusivo dell’evento, inviato all’Agenzia Fides dalle Pontificie Opere Missionarie del Costa Rica, il Congresso ha visto la partecipazione di circa 250 persone, tra Vescovi, sacerdoti, religiosi, consacrati e laici. Come obiettivi concreti dei lavori, si è cercato di “rafforzare l’impegno delle nostre Chiese per la missione universale”; “promuovere la missione ‘ad gentes’, a partire da una conversione personale e pastorale, e come esigenza del passaggio da una pastorale di mantenimento ad una pastorale chiara e definitivamente missionaria”; “accogliere, animare e accompagnare le vocazioni dei laici, dei consacrati, dei religiosi e dei sacerdoti per la missione ad gentes”.
Tra i temi centrali discussi, “La Missiologia, oggi”, affrontato da Mons. Vittorino Girardi, Vescovo di Tilarán e Presidente del CONAMI, che ha proposto il concetto di Missione “non solo come attività pastorale ma anche come invio di Cristo ai suoi, per un’attività evangelizzatrice senza frontiere”. Mons. Luis Augusto Castro Quiroga, Arcivescovo di Tunja (Colombia), è invece intervenuto sul tema “Dalla Missione Continentale alla Missione Universale”, affermando che la stessa missione continentale deve dare “tre grandi frutti”. Il primo di questi è di indole personale, “una identità più piena del cristiano come discepolo missionario”; il secondo riguarda la promozione di “una autentica pastorale missionaria”; ed il terzo va inteso a livello planetario, “proiettando la missione molto al di là delle frontiere della fede e della cultura”.
Un terzo tema di indole missionaria affrontato durante il Congresso è stato “La Missione Ad gentes alla luce di San Paolo”, affidato a Mons. Silvio José Báez, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Managua (Nicaragua). Il Vescovo ha presentato le lettere dell’Apostolo delle genti nella storia della salvezza, mostrando come la nuova fede in Cristo uscisse dalla sfera limitata del giudaismo per aprirsi al vasto mondo esterno. Mons. Hugo Barrantes Ureña, Arcivescovo di San José de Costa Rica, Presidente della Conferenza Episcopale del Costa Rica, ha manifestato l’importanza dell’evento per la Chiesa costaricana, “la quale fa parte della Chiesa latinoamericana, che si sente motivata ad unirsi nella grande missione universale”. Nel corso del Congresso, inoltre, sono stati allestiti dieci differenti gruppi di lavoro simultanei sui seguenti temi: “Parrocchia Missionaria”; “Spiritualità e Missione”; “Gioventù e Missione”; “Laicato e Missione”; “Immigrazione e Missione”; “Dimensione missionaria delle case di formazione”; “Popoli indigeni e cultura nera in Costa Rica”; “Bibbia e Missione”; “Famiglia e Missione”; “Le Pontificie Opere Missionarie”. (GT) (Agenzia Fides 14/9/2009)


Condividi: