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San José (Agenzia Fides) – “È importante e necessario riflettere sul dono della vita che abbiamo ricevuto gratuitamente e meravigliosamente da Dio. Mentre alcuni nella società disprezzano questo dono e diritto sacro, viviamo un tempo di grazia che ci permette di apprezzare il dono più importante che ci sia mai stato dato: la vita”. L’invito viene dalla Conferenza Episcopale di Costa Rica, nel messaggio per l’Avvento, “tempo di preparazione alla solennità del Natale, che rende presente all'umanità la prima venuta del Figlio di Dio”.
Il messaggio ricorda che l’annuncio dell'Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria “ci riempie di speranza, la nascita che viene annunciata è quella del nostro Salvatore. Egli viene a redimerci, a darci la vita, e la vita in abbondanza”. L’invocazione di questo tempo liturgico “Vieni, Signore Gesù”, diventi il grido dei credenti e degli uomini di buona volontà nel nostro Paese, “per porre fine alle correnti e alle ideologie che vogliono privarci del dono della vita”. Consapevoli del dolore, del peccato, delle tensioni, dei limiti e delle difficoltà di questa vita, dell'insicurezza e persino della morte, “l'Avvento è un invito ad attendere Gesù, che ha sempre un messaggio trascendente per noi: che il Regno di Dio è possibile per tutti”.
I Vescovi ricordano che la Chiesa del Costa Rica sta vivendo la Grande Missione Nazionale (vedi Fides 22/4/2022), e in questa prospettiva sottolineano che “l'Avvento è un tempo per riflettere sul corso e sul destino che stiamo forgiando nella nostra società sempre più materialista, spesso solo alla ricerca di risultati economici e per distorcere i veri valori che esaltano la dignità della persona umana”.
Nella parte conclusiva del messaggio, citando le parole di Papa Francesco al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, l’11 gennaio 2016, quando ha parlato della “cultura dello scarto”, della fame e della situazione di milioni di migranti, si sottolinea che “l'Avvento è l'incontro di Dio con l'uomo, perciò deve condurci ad una cultura dell'accoglienza della vita, dal concepimento alla morte naturale”. Esortano quindi a vivere questo tempo “cercando la novità nella nostra vita, per accogliere Colui che ci offre la vita vera ed eterna”.
L’accento posto dalla Conferenza Episcopale, nel messaggio per l’Avvento ed il Natale, sul valore della vita, riflette il confronto che si sta sviluppando da tempo in Costa Rica su diversi aspetti che si riferiscono a questo tema. Nel messaggio augurale al nuovo Presidente della Repubblica, Rodrigo Chaves Robles, eletto il 3 aprile 2022, i Vescovi elencavano le principali preoccupazioni della Chiesa cattolica: povertà e disoccupazione (più di un milione di costaricani in povertà e oltre 400.000 disoccupati), mancanza di case e di infrastrutture, aggressioni politiche che minacciano la vita e la famiglia, in contrasto con la cultura della vita che ha sempre caratterizzato la nazione, sistema sanitario carente, poca attenzione agli anziani… (vedi Fides 5/4/2022).
Incontrando il 19 maggio il nuovo Presidente della Repubblica e alcuni ministri del governo, i Vescovi hanno ribadito l’impegno della Chiesa per la persona umana e il rispetto della sua dignità, oltre alla loro piena disponibilità alla collaborazione. Riguardo ai temi dell'aborto, dell'eutanasia e della vecchiaia considerata “malattia”, hanno confermato la loro posizione a favore della vita, dal concepimento alla morte naturale, e quindi l’opposizione alle leggi che non rispettano la vita. È stata inoltre espressa la preoccupazione per la promozione dell'ideologia di genere e per l'avanzata di una vera “colonizzazione ideologica” (vedi Fides 20/5/2022).
Il 17 novembre 2022 presso l'Università Cattolica del Costa Rica, si è svolto un incontro dedicato alla “necropolitica e il suo impatto sulla società di oggi”, organizzato da Medici per la Vita, dalla Conferenza Episcopale e dall'Università Cattolica, con relatori di alto livello. Mons Bartolomé Buigues Oller, Vescovo di Alajuela e presidente della Commissione Nazionale di Bioetica della Conferenza Episcopale, ha sottolineato nel suo intervento che "la vita è la cosa più bella che abbiamo. Una società che si prende cura della vita è una società che cresce e diventa adulta, il contrario è una società senza direzione. L'azione politica deve proteggerla, così come deve prendersi cura del sistema sanitario e di quello educativo, e della protezione della famiglia, perché è lì che viene curata".
(SL) (Agenzia Fides 02/12/2022)