ASIA/COREA DEL SUD - Cristianesimo e Buddismo uniti per l’armonia e il bene del paese: messaggio dei Vescovi ai leader buddisti per la festa di Vesakh

lunedì, 24 maggio 2004

Seul (Agenzia Fides) - Cristianesimo e Buddismo sono due religioni che aiutano il cammino spirituale dell’uomo, che possono dialogare e trovare un terreno di azione comune: questo lo spirito del messaggio di auguri inviato dai Vescovi coreani ai leader buddisti in occasione della festa di Vesakh (anniversario della la nascita di Buddha), che si celebra il 26 maggio.
Mons. Nicholas Cheong, Arcivescovo di Seul e mons. Boniface Choi Ki-san, Vescovo di Incheon e Presidente della Commissione episcopale per l’Unità dei Cristiani e il Dialogo Interreligioso, hanno espresso l’auspicio che “fedeli cristiani e buddisti si comprendano e si amino gli uni gli altri”.
Mons. Cheong ha scritto: “Buddha ha presentato al mondo una vita di pace interiore e di liberazione per quanti sono nella sofferenza e nella fatica. I credenti di tutte le religioni in Corea devono praticare con fede l’insegnamento della loro religione. Se noi credenti ci rispettiamo e ci amiamo gli uni gli altri, il mondo diverrà più luminoso e potremo dare speranza e consolazioni a tutte le genti”.
I Vescovi hanno espresso la volontà che cattolici e buddisti cooperino per il bene comune della nazione in Corea. “E’ naturale per noi vivere insieme in questa terra, adoperandoci per lo sviluppo e la prosperità di tutto il popolo coreano, nel rispetto e nella comprensione reciproca”, ha scritto Mons. Bonifce, chiedendo ai buddisti coreani “di condurre la gente ai valori eterni e di aprire insieme un luminoso futuro del popolo coreano”.
In occasione del Vesahk il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha diffuso un messaggio inviato ai leader buddisti in tutto il mondo.
(PA) (Agenzia Fides 24/05/2004 Lines: 21 Words: 240)


Condividi: