ASIA/BANGLADESH - Il Rosario, preghiera privilegiata dell’Avvento per i fedeli bengalesi, anche in una nuova versione cantata

giovedì, 4 dicembre 2008

Dacca (Agenzia Fides) – I fedeli del Bangladesh vivono il periodo dell’Avvento recitando e cantando con fede la preghiera del Rosario, racconta all’Agenzia Fides il missionario Saveriano p. Silvano Garello. “In Bangladesh – dice il missionario – tra i canti del repertorio religioso quelli dedicati a Maria sono tra i più carichi di fede e di entusiasmo. Il Rosario è la preghiera che ci aggancia alla Trinità e ci immerge nel Vangelo. Questo e’ il posto di onore di Maria. Per questo suggeriamo alla gente che recita il Rosario nelle proprie case di tenere davanti ai loro occhi una Bibbia aperta, di esporre un’icona mariana e di accendere una candela. La devozione alla Madonna sta nel cuore del cristianesimo ed è molto forte nella comunità dei fedeli bengalese, come si vede in questo periodo di Avvento”.
P. Silvano ha proposto ai fedeli della sua comunità alcune meditazioni per approfondire la preghiera del Rosario: “Le semplici parole dell’Angelo Gabriele ‘Rallegrati, Maria’, lungo i secoli e sotto diversi cieli, si sono trasformate in melodie piene di gioia affettuosa. Il saluto rivolto a Maria dall’Angelo è ormai diventato anche il saluto dell’umanità che si è trovata tra le mani il dono divino di una sua figlia degna di essere proclamata Beata tra tutte le donne. Maria ci introduce passo dopo passo nel Vangelo di cui Lei è fedele discepola. In Lei la Buona Notizia fatta carne si chiama Gesù Salvatore”.
Dalla preghiera al canto, il passo è stato breve: “In questo contesto – continua – è nato in me il desiderio di far cantare il Rosario, per permettere a ogni cristiano di entrare nella storia della salvezza con lo sguardo e il cuore di Maria. Il canto facilita l’esperienza di chi cammina nel mondo sapendo di non essere solo. L’animo bengalese ha una spiritualità canora. Il sigillo di una devozione popolare lo si trova quando essa è consacrata dal canto”.
Per questo il missionario si è rivolto ad un compositore bengalese cristiano, Clement Nanok Das, con il progetto di dare una cornice musicale alla preghiera del Rosario. Gli ha consegnato la lettera apostolica sul Rosario di Papa Giovanni Paolo II, suggerendo tre piste poetico-musicali: l’enunciazione del mistero nel suo significato centrale; un pensiero di meditazione; una invocazione lirica a Maria. E’ nato così un libretto che accompagna i fedeli nella preghiera e due CD che insegnano a cantare le parti musicate: “Dopo questa introduzione, le dieci Ave Marie diventano immersione spontanea nel mistero pregato e contemplato”, sottolinea.
“Il CD, lanciato dal Centro Catechistico Nazionale di Jessore, sta avendo un buon successo nelle parrocchie, nei gruppi giovanili e nei santuari mariani. E’ un nuovo stimolo alla creatività liturgica. Io credo che anche Maria sia felice dei nostri canti che, alla fine, sono un commento alle sue parole di congedo: Fate quello che vi dirà’’, conclude p. Silvano.
(PA) (Agenzia Fides 4/12/2008 righe 29 parole 293)


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