ASIA/CINA - La formazione di sacerdoti, religiose e fedeli laici è stata una delle maggiori preoccupazioni di Mons. Pio Jin Peixian, Arcivescovo emerito di Mukden, scomparso il 4 novembre

martedì, 11 novembre 2008

Mukden (Agenzia Fides) - Lo scorso 4 novembre è deceduto Sua Eccellenza Mons. Pio Jin Peixian, Arcivescovo emerito dell’Arcidiocesi di Mukden (Shenyang), nella provincia di Liaoning (Cina Continentale). Egli aveva quasi 84 anni, e da tempo le sue condizioni di salute erano molto precarie a causa di un tumore ai reni. Il Presule era nato il 16 marzo 1924 a Dandong, una cittadina che sorge vicino al confine con la Corea del Nord, in una famiglia cattolica da generazioni.
Nel 1936 entrò nel seminario minore di Fushun e, successivamente, in quelli maggiori di Shenyang (1942-1943), di Jilin (1944-1945) e di Pechino (1948-1949): completò gli studi teologici a Hong Kong presso il South China Regional Seminary (1949-1951). Fu ordinato sacerdote a Shanghai da Sua Ecc. Mons. Walsh, M.M., il 29 gennaio 1951, due anni dopo la nascita della Repubblica Popolare Cinese. Dopo l’ordinazione insegnò latino nel seminario minore di Pechino e, dal 1952 al 1955, lavorò come ragioniere in una fabbrica di prodotti chimici: fece poi ritorno all’attività pastorale come vice parroco nella parrocchia di Fushun.
Nel 1958 fu condannato a dieci anni di prigione come “contro-rivoluzionario”. Lasciò la prigione nel 1968 e fu inviato ai lavori forzati per la “rieducazione attraverso il lavoro”. Solo nel 1980, in seguito alla maggiore tolleranza verso la religione, riprese apertamente l’attività pastorale e poté ritornare nella parrocchia di Fushun, divenendo Vicario Generale dell’arcidiocesi di Shenyang. Il 21 maggio 1989 fu consacrato Vescovo.
Uno dei campi, in cui Mons. Jin ha profuso maggiormente le proprie energie, è stato quello della formazione dei sacerdoti, delle religiose e dei fedeli laici. Per le nuove generazioni egli aveva a cuore, in particolare, il senso di appartenenza alla Chiesa universale: per questo fu uno dei primi Vescovi ad inviare sacerdoti e religiose a studiare all’estero.
Durante una visita alla sorella religiosa a Taiwan aveva espresso il desiderio di fare presto una visita al Santo Padre. Nel 2007, a seguito dell’aggravarsi della malattia, rassegnò le dimissioni dall’ufficio episcopale: esse divennero effettive a partire dal 29 giugno 2008, nella festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, quando lasciò la guida dell’Arcidiocesi al suo Coadiutore, S.E. Mons. Paolo Pei Junmin.
L’Arcidiocesi di Mukden (Shenyang) è situata a circa 630 chilometri a nord-est di Pechino (la città di Shenyang è capoluogo della provincia di Liaoning). Essa conta più di 110.000 cattolici, ha 80 sacerdoti per lo più giovani, 47 parrocchie e 70 luoghi di culto, e più di 180 religiose, molto attive nell’assistenza ai malati e agli anziani e nelle visite alle famiglie. Attualmente l’Arcidiocesi ha un centinaio di seminaristi maggiori e otto minori, e si prende cura di tre cliniche e di una casa per anziani.
I funerali dell’amato Presule sono stati celebrati l’8 novembre sotto la presidenza del suo successore, S.E. Mons. Paolo Pei Junmin, assistito dai Vescovi di Jilin, di Yongping (Tangshan) e di Ichang (Yichang). Hanno partecipato all’Eucarestia e al rito funebre 120 sacerdoti, 200 religiose, i seminaristi dell’Arcidiocesi, più di 3.000 fedeli e le autorità civili locali.
Come è stato scritto in occasione dei suoi funerali, Mons. Jin, “uomo aperto al dialogo, ma fermo nei principi della fede, con fiducia in Dio e con amore alla Chiesa ha servito le necessità spirituali della sua gente durante tutta la vita”. (Agenzia Fides 11/11/2008)


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