ASIA/INDIA - Si aggrava la violenza anticristiana: messaggio dei Vescovi Asiatici e comunicato della Conferenza Episcopale Indiana

lunedì, 29 settembre 2008

New Delhi (Agenzia Fides) – La violenza anticristiana in India si va aggravando, affermano i Vescovi indiani, ai quali giunge la solidarietà della Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia (FABC). Negli ultimi giorni i Vescovi dell’intero continente asiatico hanno diffuso un Messaggio, firmato dall’Arcivescovo Orlando Quevedo, Segretario Generale della FABC, in cui si afferma: “Siamo profondamente preoccupati per i molti atti di violenza perpetrati contro la Chiesa cattolica in India, contro sacerdoti, religiosi, laici, strutture, luoghi e oggetti sacri. Siamo ugualmente preoccupati per le sofferenze degli altri cristiani. Leggiamo ogni giorno di uccisioni e distruzioni. Come è tragica oggi l’immagine di quello che una volta era un paese di grande armonia e tolleranza religiosa, rovinata da una minoranza di estremisti. Preghiamo il Dio dell’amore e della pace, attraverso l’intercessione della Beata Vergine Maria, affinchè la violenza possa fermarsi e tutti coloro che sono inclini alla violenza possano tornare sui propri passi e scoprire il giusto cammino verso una relazione pacifica e armoniosa con i propri fratelli e sorelle cristiani”. Il Messaggio della FABC rivolge poi un forte appello alle autorità del governo indiano perché fermino le aggressioni e condannino i responsabili.
Il Messaggio della FABC è giunto in un momento in cui la Chiesa indiana ha preso dolorosamente coscienza che la violenza anticristiana, a partire dallo stato dell’Orissa, si è andata allargando ad altri stati dell’Unione come Kerala, Karnataka, Andra Pradesh, Madhya Pradesh, Chattisgarh, Tamil Nadu.
Dopo oltre un mese di attacchi ingiustificati, che si sono moltiplicati nonostante gli appelli di leader cristiani e indù, nonostante le pressioni internazionali, la Conferenza Episcopale Indiana (CBCI) – che riunisce le comunità cattoliche dei tre riti presenti in India – ha diffuso un appello in cui si fa il punto della situazione, si nota l’ampliamento della violenza, si pongono precise richieste.
I Vescovi indiani si dicono “scioccati e preoccupati per gli episodi di estrema violenza contro i cristiani”, esprimendo il loro disappunto “per l’apatia e l’indifferenza del governo, a livello centrale e nei singoli stati”.
“L’antica civiltà dell’India viene umiliata e i suoi valori come Verità, Tolleranza, Rispetto, gelosamente preservati per secoli, vengono calpestasti. L’immagine laica e democratica dell’India è seriamente danneggiata davanti alla comunità internazionale”, afferma il comunicato, che l’Agenzia Fides riporta integralmente in allegato.
Il testo chiede misure forti come l’immediato stop ai gruppi fondamentalisti, che devono essere banditi e fermati come “terroristi”; la compensazione alle Chiese cristiane per le violenze subite; l’individuazione e il processo dei responsabili (i leader ispiratori e gli esecutori).
Si ribadiscono poi i diritti costituzionali di cui godono i cittadini indiani di fede cristiana, come tutti gli altri cittadini della nazione. E si ricorda l’insegnamento della Chiesa, notando la risposta delle comunità cristiane aggredite, sempre improntata alla non-violenza, alla pace, al perdono.
(PA) (Agenzia Fides 29/9/2008 righe 33 parole 342)


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