ASIA/BANGLADESH - Cresce nella società la stime verso le scuole cattoliche, sedi di eccellenza nell’opera di istruzione

martedì, 16 settembre 2008

Dacca (Agenzia Fides) – Le scuole cattoliche in Bangladesh si confermano sedi di eccellenza, che primeggiano nel paese per l’alto livello di istruzione impartito e per l’eccelsa qualità del corpo docente, delle strutture, dei curriculum di studi. Come spiegano i missionari impegnati sul campo, gli studenti che provengono dagli istituti cattolici, quando si misurano con gli standard di istruzione pubblica, mostrano una preparazione che è ritenuta invidiabile e risulta molto apprezzata nella società bengalese.
Il settimanale “Pratibeshi”, edito dal Centro di comunicazione della Conferenza Episcopale del Bangladesh, ha condotto un'indagine in 20 scuole cattoliche dell'Arcidiocesi della capitale Dacca: il risultato è stato che, su 1.961 candidati, soltanto 71 non hanno superato la prova della classe “X”, una sorta di esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. La percentuale dei promossi del 96% rappresenta un dato inequivocabile, soprattutto in un paese in cui la media nazionale, calcolata su tutti i candidati (oltre un milione) è stata del 70,81%.
La Chiesa cattolica in Bangladesh gestisce 287 scuole e collegi con circa 143.500 studenti. E la popolarità degli istituti cattolici cresce fra la popolazione musulmana: circa il 90% degli studenti delle 227 scuole primarie, 56 licei e quattro collegi non sono cristiani e vengono soprattutto da famiglie musulmane, dato che l’islam è la religione di larga maggioranza nel paese.
Come riporta il notiziario “Banglanews”, specializzato nell’informazione dal Bangladesh, a Dhanjuri l’opera svolta dalle religiose – come le Missionarie dell'Immacolata, o le suore della congregazione bengalese Mary Queen of Apostles, specializzate nell'istruzione – ha innalzato di molto il livello della scuola cattolica gestita dalla missione del luogo. E tutte le scuole gestite dalle missioni cattoliche godono di ottima reputazione fra studenti e genitori di diverse religioni: se ne apprezza non solo l’istruzione di qualità, ma anche la formazione a largo raggio, fatta di attività extracurriculari, dibattiti, attività culturali.
Come affermano i volontari impegnati sul campo, le scuole cattoliche svolgono il ruolo di “formare con sani principi quella che sarà certamente la classe dirigente del paese, a qualunque religione essa appartenga: questa è una forma di missione vera e propria”.
(PA) (Agenzia Fides 16/9/2008 righe 29 parole 294)


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