AFRICA - Emergenza alimentare per 14,6 milioni di persone nel Corno d'Africa, mentre 20 milioni di abitanti delle baraccopoli dell'area risentono dei rialzi dei prezzi degli alimenti

giovedì, 24 luglio 2008

Roma (Agenzia Fides)- 14,6 milioni di persone nel Corno d'Africa necessitano di assistenza umanitaria a causa delle scarse piogge, del forte rialzo dei prezzi degli alimenti e dei carburanti, della diffusione delle malattie veterinarie che decimano gli armenti, e dei conflitti che insanguinano alcuni Paesi della regione.
É l'allarme lanciato dal Programma alimentare mondiale dell'ONU (PAM) da Nairobi, capitale del Kenya. Tra i più colpiti dalla crisi vi sono i poveri che vivono nelle baraccopoli urbane.
“La situazione dei poveri nelle città è peggiorata, sono ora sempre più vulnerabili e non si tratta più solo di crisi vecchio stile derivanti dalla siccità; i cittadini poveri bisognosi di assistenza sono colpiti dalla crescita costante dei prezzi dei prodotti alimentari” ha affermato Peter Smerdon, un alto funzionario del PAM. Gli ha fatto eco Besida Tonwe, responsabile regionale dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), che ha detto che i poveri nelle aree urbane sono tra quelli maggiormente a rischio: “circa 20 milioni di persone che vivono in baraccopoli in tutto il Corno d'Africa sono in balia di enormi fluttuazioni del prezzo dei prodotti alimentari di base che svuotano il loro potere d'acquisto ed esauriscono i loro risparmi”. In Kenya il 70% della popolazione è colpito dal rialzo dei prezzi dei generi alimentari.
Il PAM ha urgente bisogno di 403 milioni di dollari per aiutare le persone colpite dalla siccità in Etiopia (200 milioni di dollari), Somalia (100 milioni), Uganda (50 milioni), Kenya (35 milioni) e Gibuti (18 milioni) fino alla fine del 2008 .
“Questoin aggiunta ai fondi già utilizzati per nutrire gli affamati nella regione” ha affermato Smerdon, secondo il quale in Etiopia circa 4,6 milioni di persone necessitano di aiuti alimentari di emergenza per il resto dell'anno, a causa della siccità che ha colpito la parte meridionale, centrale, occidentale e del nord-est del Paese.
Mark Bowden, Coordinatore umanitario dell'ONU per la Somalia, ha affermato che anche se le condizioni di quest'anno in Somalia sono state simili a quelle del resto del Corno, la sua situazione è peggiore a causa di tre anni consecutivi di siccità. “Le scorte di cibo e le condizioni di vita delle popolazioni in Somalia sono molte critiche per le scarse piogge di quest'anno nel sud e nella parte centrale del Paese, alle quali si aggiungono le violenze che limitano o impediscono l'accesso alle popolazioni da parte delle agenzie umanitarie”. (L.M.) (Agenzia Fides 24/7/2008 righe 28 parole 398)


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