ASIA/PAKISTAN - Missione, formazione, difesa dei diritti umani: l’impegno della Chiesa

lunedì, 16 giugno 2008

Islamabad (Agenzia Fides) – In Pakistan (“Terra dei puri”), su una popolazione di 167 milioni di persone, i musulmani sono il 97%, in maggioranza sunniti, con il 20% di sciiti. I cristiani sono il 2,5%, fra i quali circa un milione di cattolici, che cercano a fatica il loro ruolo nella società, in quanto minoranza religiosa. La Costituzione del Pakistan, pur definendo il paese “Repubblica islamica”, afferma all’articolo 20 che ogni cittadino ha libertà di culto, professione e divulgazione della propria fede. L’articolo 36 dichiara che lo Stato salvaguarda gli interessi ed i diritti delle minoranze, ma spesso la realtà è diversa e i cristiani sono emarginati. Esistono episodi d’intolleranza legati soprattutto alla “legge sulla blasfemia”, emanata dal generale Zia nel 1985: chi diffama il Corano può essere punito con la prigione a vita, chi bestemmia il Profeta Maometto rischia la condanna a morte.
Nonostante le difficoltà, la Chiesa in Pakistan continua il suo cammino e porta avanti la sua missione, operando nella pastorale e nella missione. Le circoscrizioni ecclesiastiche sono sette: Karachi, Hyderabad, Quetta (Vicariato Apostolico), Lahore, Faisalabad, Islamabad-Rawlpindi, Multan.
Secondo i dati forniti all’Agenzia Fides dalla Conferenza Episcopale del Pakistan, i fedeli cattolici sono 1,1 milioni. I sacerdoti sono 270, divisi fra 147 diocesani e 123 sacerdoti religiosi, in media un sacerdote ogni 4.500 battezzati, mentre i religiosi non sacerdoti sono 47. I seminaristi maggiori sono 95, in formazione nei due Seminari Maggiori esistenti nel paese: quello teologico di “Christ the King” a Karachi, quello filosofico di “St. Francis Xavier” a Lahore. I Seminari minori sono 4 e si trovano a Karachi, Lahore, Rawalpindi e Faisalabad.
Al lavoro pastorale contribuiscono 169 religiosi (di 14 congregazioni) e 753 religiose (di 27 congregazioni), impegnate attivamente, secondo il proprio carisma, nella attività parrocchiali, assistendo generalmente i parroci nella catechesi, prestando servizio nelle scuole e negli ospedali. Esistono in Pakistan anche due monasteri di clausura: quello delle Domenicane a Karachi, e delle Carmelitane a Lahore. I catechisti laici sono 530 e, secondo l’opinione dei Vescovi, sono indispensabili per il lavoro di evangelizzazione. La loro formazione è molto accurata e il campo d’azione loro riservato è vasto Nei villaggi dove è impossibile avere una Celebrazione Eucaristica con cadenza settimanale, è affidato ai catechisti il compito di guidare ogni domenica una Liturgia della Parola. Oltre all’evangelizzazione (specie nelle aree tribali), si dedicano all’insegnamento della religione nelle scuole cattoliche. L’aggiornamento e la formazione è garantita da istituti e corsi come l’Istituto Pastorale dei Multan.
La Chiesa opera nel sociale attraverso istituzioni educative che nel paese sono circa 560. Tutti riconoscono la qualità e la serietà delle scuole cattoliche e vi sono sempre moltissime richieste di inscrizioni. L’insegnamento della religione cattolica nelle scuole cattoliche è impartito regolarmente, mentre nelle scuole statali varia da città a città. La Chiesa è presene in campo sanitario e sociale con ospedali, dispensari, centri per la salute, case per anziani, senza tetto e disabili per un totale di 128 istituti, che spesso sono creati e gestiti dalle congregazioni religiose.
La Chiesa è molto impegnata anche nella sensibilizzazione culturale e nelle campagne per il rispetto dei diritti umani, dei principi democratici, per la promozione della dignità umana per tutti i cittadini del Pakistan, soprattutto attraverso la Commissione “Giustizia e Pace”, alcuni mass-media, associazioni laicali cattoliche.
Nei rapporti con l’islam, vi sono situazioni di cooperazione, rispetto e collaborazione, come d’altro canto, in alcune aree come la Provincia di Frontiera di Nordovest, difficoltà di rapporti per la diffusione di una versione integralista dell’islam. In tali casi le comunità cattoliche sono minacciate ed emarginate (vedi Fides 18/9/2007).
Dossier sulla composizione e l’identità della comunità musulmana del Pakistan al link http://www.fides.org/ita/documents/dossier_pakistan_080807.doc
(PA) (Agenzia Fides 16/6/2008 righe 45 parole 467)


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