AMERICA/PERÙ - L’Arcivescovo di Lima promuove una “catena di solidarietà” per i fratelli colpiti dal freddo, affinché la Grande Missione di Lima cominci a dare i suoi primi frutti

lunedì, 12 maggio 2008

Lima (Agenzia Fides) - Il Cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, Arcivescovo di Lima, da Roma, dove si trova per la celebrazione del 50.mo anniversario della Pontificia Commissione per l’America Latina, ha lanciato un appello a tutti i fedeli che partecipano alla “Grande Missione di Lima” a dare vita ad una catena di solidarietà per inviare aiuti ai fratelli del sud, in particolare di Puno e Cerro de Pasco, che soffrono le conseguenze dell’ondata di freddo.
“Il mio pensiero va alla Grande Missione di Lima, affinché attraverso una catena di solidarietà vengano donati alimenti non deperibili, vestiti, tutto ciò che ciascuno può. Come abbiamo già fatto lo scorso anno, ritorniamo un’altra volta in ogni parrocchia, in ogni casa, in ogni quartiere a lasciare quel ‘granello di sabbia’” ha affermato il Pastore di Lima. Il Cardinale Cipriani ha invitato dunque i fedeli che partecipano alla “Grande Missione di Lima” affinché collaborino a questa catena di solidarietà con fatti concreti, in modo che si comincino a vedere i primi frutti della missione.
Il Cardinale ha inviato anche un messaggio di pace e solidarietà ai fratelli peruviani colpiti, ed ha chiesto a tutti i fedeli di mobilitarsi immediatamente e realizzare collette nelle parrocchie e nei centri “affinché la Grande Missione di Lima non rimanga soltanto un’idea campata in aria”. L'Arcivescovo di Lima si è anche detto fiducioso dell’immediato avvio di questa catena di solidarietà ed ha esortato i fedeli a collaborare in accordo con le indicazioni date dalla Protezione Civile.
Il Vescovo Ausiliare di Lima, Mons. Adriano Tomasi Travaglia, durante la Santa Messa celebrata nella Basilica Cattedrale, si è unito all’invito del Cardinale Cipriani di rendere viva la “Grande Missione” attraverso una catena di solidarietà a sostegno dei fratelli del Sud. Mons. Tomasi Travaglia ha chiesto a tutte le parrocchie e alle famiglie di partecipare alla catena di solidarietà, in coordinamento con Caritas Lima, “perché il Vangelo è vita ed amore e non soltanto culto e parole”. “I nostri fratelli del Sud aspettano la nostra solidarietà in questo momento, siamo generosi” ha affermato.
Come ogni anno il cambiamento di stagione rappresenta una preoccupazione per le popolazioni ubicate nelle zone andine più alte del centro e del Sud del Perù, che vengono colpite dai cambiamenti bruschi di temperatura che causano grandinate ed ondate di freddo. Secondo il Servizio Nazionale di Meteorologia ed Idrologia (Senamhi), il Sud del Paese, principalmente Puno, vivrà una stagione di gelate da aprile fino a settembre.
Da parte sua Caritas Perù ha lanciato la Campagna di Solidarietà “Nutri una Speranza” per aiutare le popolazioni colpite. Fino a questo momento sono state già inviate 61.6 tonnellate di somministrazioni di aiuti alle zone più colpite dall’ondata di freddo, come le città di Abancay, Sicuani, Juli, Ayaviri, Puno, Huancavelica ed Arequipa. (RG) (Agenzia Fides 12/5/2008; righe 34, parole 462)


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