AFRICA/CAMERUN - Il governo elenca i danni causati dagli scontri di fine febbraio: 40 morti e numerosi feriti

mercoledì, 12 marzo 2008

Yaoundé (Agenzia Fides)- Sono 40 i morti negli scontri scoppiati a fine febbraio tra dimostranti e forze dell’ordine in Camerun (vedi Fides 26/2/2008), secondo quanto ha dichiarato alla stampa Marafa Hamidou Yaya, Ministro dell’Amministrazione territoriale e della decentralizzazione. Le 40 vittime si sono avute in 10 delle 31 città interessate dagli incidenti. Il Ministro ha inoltre tracciato il seguente bilancio dei danni: oltre ai morti vi sono stati diversi feriti (il Ministro non è stato in grado di precisarne il numero); sono stati incendiati e saccheggiati 44 edifici pubblici tra prefetture, municipi, commissariati di polizia, uffici delle imposte e scuole; 33 stazioni di servizio danneggiate in tutto o in parte (la protesta è scoppiata a seguito del rincaro dei carburanti); distrutte sedi di imprese private; diverse farmacie sono saccheggiate e numerosi veicoli privati e dell’amministrazione pubblica incendiati o saccheggiati.
Tra gli edifici distrutti, ha rivelato il Ministro, vi è la scuola cattolica di Medjo nella Provincia di Menoua.
Il Ministro ha precisato che i dati presentati sono stati raccolti con il concorso delle autorità amministrative e sanitarie e delle forze di sicurezza delle zone interessate dagli scontri, lasciando intendere che il bilancio presentato in precedenza dalle forze di opposizione non fosse attendibile. Un primo bilancio provvisorio rilasciato dal governo stabiliva a 24 il numero delle vittime, mentre secondo l’opposizione i morti sono stati un centinaio. Nei giorni scorsi le autorità locali hanno affermato di aver arrestato più di 1.500 persone coinvolte negli scontri, molte delle quali in flagranza di reato. Alcune organizzazione per la difesa dei diritti umani hanno però contestato questa cifra e affermano che nella sola capitale, Yaoundé, sono state arrestate 2mila persone.
Il Ministro Yaya afferma che a Doula, dove sono scoppiati i primi incidenti, si sono infiltrati tra i contestatori dei delinquenti comuni, che oltre a darsi al saccheggio, si sono poi scontrati per spartirsi il bottino, provocando la maggioranza delle vittime.
A Douala durante la sommossa era stato rapito un imprenditore italiano e la sua interprete croata. Grazie all’intervento delle autorità locali i due rapiti sono stati liberati. Secondo il Ministro il responsabile del rapimento è un criminale comune, evaso il 25 dicembre 2007 dalla prigione, dove scontava la pena per il coinvolgimento nell’uccisione di un uomo d’affari francese
Per calmare gli animi il governo camerunese ha deciso di sospendere le imposte doganali di diversi prodotti di prima necessità importati dall’estero e di aumentare lo stipendio degli impiegati statali. La radio statale ha inoltre annunciato che sono allo studio altri provvedimenti per ridurre il costo della vita, compresa una diminuzione del costo dei carburanti. (L.M.) (Agenzia Fides 12/3/2008 righe 30 parole 420)


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