AFRICA/CONGO RD - La Comunità di Sant’Egidio media tra il governo di Kinshasa e i ribelli hutu rwandesi dell’est del Congo

martedì, 11 marzo 2008

Kinshasa (Agenzia Fides)- Il governo della Repubblica Democratica del Congo ha chiesto alla Comunità di Sant’Egidio di promuovere un incontro, da svolgersi a Roma, tra i rappresentanti del governo congolese e la dirigenza delle Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda (FDLR), il principale gruppo ribelle hutu presente nell’est del Congo, e da anni al centro di un contenzioso tra Rwanda e RDC.
Il meeting di Roma dovrebbe servire a preparare un vertice da tenersi a Kisangani, nel nord est del Congo, tra le due parti. L’obiettivo è convincere l’FLDR ad aderire al processo di disarmo, avviato da altri gruppi operanti nell’est del Congo, e a un progressivo rimpatrio dei suoi militanti in Rwanda. Lo scorso gennaio era stato firmato a Goma un accordo di cessate il fuoco tra tutti i gruppi armati che operano nel Kivu (vedi Fides 24/1/2008), ma l’FDLR non aveva aderito alle intese
Secondo la stampa congolese sono in corso trattative e una delegazione del governo di Kinshasa si è recata a Roma, presso la sede della Comunità di Sant’Egidio, per discutere le condizioni del disarmo e del rimpatrio in Rwanda delle milizia armate hutu rwandesi.
La delegazione congolese si è poi recata in Rwanda per affrontare la questione. Secondo fonti della stampa locale i ribelli rwandesi sarebbero disposti a deporre le armi e a ritornare nel loro Paese, ma avrebbero posto alcune condizioni: organizzazione di un dialogo inter-rwandese; garanzie di sicurezza per il loro ritorno in patria; integrazione dei loro appartenenti nell’esercito, nell’amministrazione pubblica o nella vita civile.
La presenza dei ribelli rwandesi è uno degli ostacoli principali per la stabilizzazione dell’est della Repubblica Democratica del Congo ed ha fornito spesso il pretesto, all’una o all’altra parte, per non impegnarsi a fondo nel processo di pace nella regione. Una soluzione equa e giusta di questo problema è un passo decisivo per assicurare un futuro migliore a tutta la regione dei Grandi Laghi. (L.M.) (Agenzia Fides 11/3/2008 righe 24 parole 325)


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