AMERICA - La Grande Missione Continentale: “Non possiamo sprecare quest’ora di grazia. Abbiamo bisogno di una nuova Pentecoste!”; durante il CAM 3 l’invio missionario

martedì, 4 marzo 2008

Bogotà (Agenzia Fides) - Dal 28 febbraio al 2 marzo, nella città di Bogotà (Colombia), si è svolto il II Congresso dei Movimenti Ecclesiali e delle Nuove Comunità organizzato dal Dipartimento di Comunione Ecclesiale e Dialogo del CELAM, al quale hanno partecipato 103 persone tra Vescovi, sacerdoti, religiosi e laici di tutto il Continente americano e caraibico (vedi Fides 26/272008).
All’inizio del Congresso, Mons. Octavio Ruiz, Arcivescovo Emerito di Villavicencio e Vicepresidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, ha dato lettura del messaggio del Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, il quale imparte anche la benedizione apostolica a nome del Santo Padre. Nel messaggio viene ricordato che “i movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono chiamati a contribuire con generosità alla missione evangelizzatrice della Chiesa in quest’epoca della storia, con la ricchezza delle loro esperienze di fede e la varietà dei loro metodi ed itinerari educativi ed apostolici, sempre in spirito di comunione”.
Il professor Guzmán Carriquiry Lecour, Sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici, ha parlato sull’“Avvenimento di Aparecida ed i Movimenti Ecclesiali”, affermando che i movimenti ecclesiali e le nuove comunità “rappresentano un dono ed una ricchezza per la Chiesa”. Però, per Carriquiry, “quello che importa ora, nel presente e nel futuro della Chiesa in America Latina, è che l’avvenimento di Aparecida continui a crescere, comunicandolo e condividendolo il più ampiamente possibile in tutto il continente”, generando così un grande impulso missionario in tutta l’America. “Non possiamo sprecare quest’ora di grazia. Abbiamo bisogno di una nuova Pentecoste! Dobbiamo andare incontro alle persone, alle famiglie, alle comunità ed ai Paesi per comunicare e condividere il dono dell’incontro con Cristo che ha riempito di ‘senso’ le nostre vite, di verità e di amore, di gioia e di speranza!” ha aggiunto. Allo stesso tempo, il Sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici ha ricordato che la V Conferenza Generale di Aparecida è stata la prima a prevedere, nella fase preparatoria, un Congresso di Movimenti Ecclesiali e Nuove Comunità, e la prima a prevedere la partecipazione dei rappresentanti di queste realtà ecclesiali. Carriquiry Lecour ha concluso il suo intervento incoraggiando i movimenti a continuare ad incorporarsi ai diversi livelli della Chiesa per essere protagonisti della Missione Continentale che avrà inizio a breve.
Dal canto suo, Mons. Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, Arcivescovo di Trujillo (Perù) e Presidente della Conferenza Episcopale Peruviana, nonché membro della Commissione creata ‘ad hoc’ per preparare la Grande Missione Continentale, ha affermato che proprio questa Missione “è la grande speranza della V Conferenza”. Secondo Mons. Cabrejos Vidarte, la Chiesa ha sempre evangelizzato ma ora “ci troviamo davanti alla sfida di rivitalizzare il nostro modo di essere cattolici e le nostre scelte personali per il Signore, affinché la fede cristiana si stabilisca più profondamente nel cuore delle persone e presso i popoli latino-americani”. L’Arcivescovo di Trujillo ha inoltre notato che “questa missione esige una conversione delle persone e delle strutture della Chiesa” e che “i primi a mettersi in stato permanente di missione devono essere i missionari”.
Ha poi sottolineato le tappe che seguirà questa missione, tenendo sempre in considerazione la realtà di ogni Conferenza Episcopale e di ogni Diocesi. Ci sarà un primo periodo di preparazione per la diffusione del messaggio di Aparecida in chiave missionaria. Questo periodo terminerà ad agosto del 2008 con la celebrazione del Terzo Congresso Missionario Americano (CAM 3). Durante il CAM 3 verrà annunciata la missione e l’invio missionario in tutto il Continente. Seguirà il periodo di intensa realizzazione con gli operatori pastorali ed evangelizzatori, con i Gruppi Prioritari, la Missione Settoriale e la Missione Territoriale. Infine, ci sarà la fase di continuità in forza del carattere permanente della missione, alla quale lavoreranno gli stessi operatori pastorali.
È anche importante prevedere segni e gesti comuni; dal CELAM è stato suggerito: celebrazione delle grandi feste liturgiche in chiave missionaria; diffondere la preghiera della Missione e del Santo Padre; un elenco di canti missionari ed eventualmente un Inno basato sulla preghiera ufficiale. Si suggeriscono anche alcuni gesti in chiave sociale, come segno della comunione, e si propone di riservare ogni anno ad un gruppo concreto di persone: il 2008 agli emigranti; il 2009 alle persone che vivono per strada; il 2010 ai detenuti nelle prigioni; il 2011 ai tossicodipendenti. Monsignor Cabrejos Vidarte ha concluso indicando l’obiettivo della Grande Missione: “Possa Gesù Cristo essere riconosciuto in tutto il Continente Latino-americano e dei Caraibi come Dio e Signore, e possa la Chiesa impiantarsi in ogni comunità”.
Come parte del cammino di preparazione alla Grande Missione, dal 3 al 7 marzo, presso la sede della Conferenza Episcopale della Colombia si sta celebrando una riunione con i Presidenti delle Conferenze Episcopali e i Segretari Generali per stabilire il Piano Globale 2007-2011 del CELAM e indicare le sfide della Missione Continentale. Successivamente, si riunirà il gruppo di lavoro sulla Missione Continentale per continuare a riflettere sulla metodologia e sulla tematica. (RG) (Agenzia Fides 4/3/2008; righe 58, parole 814)


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